MARIA ELENA BOSCHI - PD DOMENICA 4 MARZO 2018 VOTA IL PARTITO DEMOCRATICO |
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Maria Elena Boschi (Montevarchi, 24 gennaio 1981) è una politica italiana, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Gentiloni dal 12 dicembre 2016.
Nata a Montevarchi ma cresciuta a Laterina, piccolo comune della provincia di Arezzo dove la sua famiglia risiede da generazioni; figlia di Pierluigi Boschi (1948), titolare dell'impresa agricola "Il Palagio", dirigente provinciale della Coldiretti, membro del Consiglio della Camera di Commercio di Arezzo, dal 2004 al 2010 presidente della Confcooperative di Arezzo, e dal 2011 al 2015 consigliere di amministrazione di Banca Etruria, di cui dal 2014 è stato anche vicepresidente, e di Stefania Agresti (1957), dirigente scolastico e impegnata nella politica locale, tre legislature nel consiglio comunale di Laterina, di cui l'ultima da vicesindaco, e candidata non eletta nel 2010 alle elezioni regionali in Toscana per il Partito Democratico. Ha due fratelli: Emanuele Boschi, commercialista e revisore contabile presso lo Studio BL di Firenze, precedentemente program e cost manager in Banca Etruria, e Pierfrancesco Boschi, ingegnere civile.
Di educazione cattolica, ha sempre partecipato alla vita religiosa della sua parrocchia: chierichetta, catechista, volontaria; nel 1997 ha partecipato alla Giornata mondiale della gioventù di Parigi e nel 2000 a quella organizzata a Roma per il Giubileo.[1]
Si è laureata con votazione 110/110 e lode in giurisprudenza all'Università degli Studi di Firenze; è stata poi cultore della materia presso la cattedra di diritto commerciale della facoltà di giurisprudenza della stessa università.[3] Ha, inoltre, conseguito un master in diritto societario[4].
Ha lavorato come avvocato civilista specializzata in diritto societario e dell'impresa, diritto delle società quotate e diritto bancario[5] presso uno studio legale di Firenze[6].
È stata membro della commissione esaminatrice di diritto civile della Scuola di specializzazione per le professioni legali di Firenze[7].
È stata membro del consiglio d'amministrazione di Publiacqua, società partecipata incaricata della gestione idrica per tutta la provincia di Firenze, dal 2009 al 4 giugno 2013 (data in cui, a seguito della sua elezione a deputata, ha rassegnato le dimissioni).
Esordisce in politica nel 2008 nelle primarie del centrosinistra per il Sindaco di Firenze, dove è portavoce dei comitati a sostegno della candidatura a Sindaco di Michele Ventura[9], esponente dell'area dalemiana[10] del Partito Democratico, sfidante di Matteo Renzi.[11]
Partecipante a numerose edizioni della Leopolda, di cui sarà poi prima conduttrice[13] e in seguito organizzatrice[14], aderisce da subito alla corrente dei "rottamatori" guidata dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Consigliera giuridica del Sindaco di Firenze, è stata, insieme a Simona Bonafè e Sara Biagiotti, una delle tre coordinatrici della campagna elettorale di Matteo Renzi per le primarie del centrosinistra del 2012.[15][16]
Alle elezioni politiche italiane del 2013 è stata eletta alla Camera dei deputati nella Circoscrizione Toscana[17][18][19].
È membro della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) della Camera dei deputati, di cui è anche Segretaria.[20]
Il 9 dicembre 2013, in seguito alla vittoria di Renzi alle elezioni primarie del Partito Democratico del 2013, entra a far parte della Segreteria Nazionale del Partito Democratico con il ruolo di Responsabile alle Riforme Istituzionali.
Il 21 febbraio 2014, a seguito alla caduta del Governo Letta, è nominata Ministro senza portafoglio per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento nel Governo Renzi. Il giorno seguente presta giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Dal 22 febbraio 2014 è Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento con delega all'attuazione del programma del Governo Renzi e il 10 maggio 2016 le vengono conferite le deleghe in materia di pari opportunità, precedentemente assunte da Giovanna Martelli, e quelle in materia di adozioni internazionali[21].
Come responsabile alle riforme, nei primi sei mesi di governo ha intavolato assieme al presidente Matteo Renzi una serie di incontri tra le varie forze politiche. Questi incontri hanno prodotto una proposta di modifica costituzionale contenente la riforma del senato esistente e la fine del bicameralismo perfetto. Dopo varie modifiche apportate al testo iniziale e superato l'esame della commissione Affari Costituzionali, la legge, i cui relatori sono la senatrice Anna Finocchiaro e il senatore leghista Roberto Calderoli, nel mese di luglio ha cominciato l'iter di votazioni in Senato. Il testo è stato approvato dal Senato il giorno 8 agosto 2014 ed è stato inviato alla Camera dei deputati.
Il 13 ottobre 2015 il Senato ha approvato in prima deliberazione il cosiddetto ddl Boschi sulle riforme costituzionali, che è tornato quindi alla Camera, che l'ha approvato l'11 gennaio 2016.[22] e in via definitiva tre mesi dopo. La riforma è stata respinta col 60% di voti contrari al successivo referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Il 12 dicembre 2016 viene nominata Sottosegretaria unica alla presidenza del Consiglio nel governo Gentiloni, generando numerose polemiche, a causa delle sue precedenti dichiarazioni riguardo l'abbandono delle cariche politiche in caso di vittoria del "No" al referendum costituzionale[23]. Le sono inoltre delegate le competenze in materia di attuazione e aggiornamento del programma di Governo, pari opportunità e Autorità amministrative indipendenti.
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