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INTERVISTA DOPPIA A VALENTINA NAPPI E SUO MARITO - TUTTI I CONTATTI SOCIAL UFFICIALI DELLA GIOVANE PORNOSTAR DEL SUD ITALIA PIU' FAMOSA DELL'HARDCORE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE!

INTERVISTA DOPPIA A VALENTINA NAPPI E SUO MARITO! Valentina Nappi: house tour tra animali, gadget, design e amore! https://twitter.com/ValeN...

martedì 24 dicembre 2019

martedì 23 aprile 2019

PISSING: A CHI PIACE LA PIOGGIA DORATA??? UNA GIOVANE RAGAZZA BIONDINA TEDESCA E' PRATICAMENTE APPASSIONATA DEL PISSING...





Da WIKIPEDIA: L'urofilia nota anche come pissing o pioggia dorata è una pratica sessuale che consiste nell'urinare nella bocca o sul corpo del partner allo scopo di provocare eccitazione sessuale e piacere erotico. Quando l'emissione dell'urina è accompagnata dalla sua ingestione si parla di urofagia.
Il pissing è abbastanza diffuso nell'ambito delle pratiche BDSM, nelle quali, di norma, il #pissing, soprattutto nella forma più elementare, ovvero l'ingestione da parte del soggetto sottomesso delle urine del soggetto dominante, costituisce una delle pratiche in cui è maggiormente evidente l'umiliazione fisica e psicologica (peraltro consensuale), di tipo sadico o masochista.
L'urofilia nel caso venga praticata su soggetti non consenzienti, oppure si presenti come un comportamento di dipendenza compulsiva, viene classificata dal DSM-IV e dal DSM-IV-TR tra le parafilie (Non Altrimenti Specificate).

GIOVANE DONNA SI MASTURBA IN PIENO GIORNO IN STRADA!!! In Italia masturbarsi in un parco pubblico è ancora un reato! Per la Cassazione, commette reato di atti osceni chi si masturba per circa un'ora in un parco pubblico frequentato da bambini e si interrompe solo dopo l'arrivo della polizia...

GIOVANE DONNA SI MASTURBA IN STRADA

Per la Cassazione, commette reato di atti osceni
chi si masturba per circa un'ora in un parco pubblico
frequentato anche da bambini e si interrompe
solo dopo l'arrivo della polizia...
 
Post di Annamaria Villafrate - La sentenza della Cassazione n. 6281/2019 (sotto allegata) conferma l'ordinanza del Tribunale delle Libertà di Roma, che dispone la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un soggetto, indagato per il reato di atti osceni in luogo pubblico. La masturbazione avvenuta in pieno mattino infatti, in un parco sistematicamente frequentato da bambini, protrattasi per circa un'ora e interrotta solo dall'arrivo della polizia giustifica la conclusione del Tribunale sul pericolo di recidiva.
La vicenda processuale - Il Tribunale della Libertà di Roma, in parziale accoglimento del ricorso del Pm, dispone la misura dell'obbligo di presentazione alla p.g. nei confronti di un indagato per il reato all'art. 527, comma 2, c.p, per essersi masturbato nel parco di Villa Clementi di Cave alla presenza di numerosi bambini. Avverso l'ordinanza ricorre in Cassazione l'indagato contestando:
  • "la ritenuta sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza" perché fondata su elementi inverosimili come il fatto che gli atti osceni siano durati più di un'ora, che gli operanti abbiano notato l'indagato seduto su una panchina con il membro visibile, nonostante avesse indosso i pantaloni e che gli atti osceni, stante l'asserito tempo prolungato, non venissero notati dai genitori dei bambini anch'essi presenti nelle vicinanze;
  • l'assenza di una puntale indicazione di comportamenti tali da rendere attuale e concreto il pericolo di reiterazione della condotta tenendo conto della distanza a cui si trovavano i bambini e del fatto che l'indagato non voleva essere visto da loro;
  • la mancata identificazione del soggetto che ha riferito sulla condotta dell'indagato;
  • la mancata valutazione degli elementi prodotti dalla difesa e risultanti dagli atti;
  • l'assenza di motivazione relativamente al pericolo di reiterazione, desunto senza indicare i criteri di valutazione e il percorso logico che ha condotto il Tribunale a ravvisare l'esigenza cautelare dell'obbligo di presentazione agli uffici di p.g.
Masturbarsi in un parco sistematicamente frequentato da bambini è reato: la Cassazione, con sentenza n. 6281/2019 rigetta il ricorso dell'indagato perché infondato. Il provvedimento impugnato è privo di vizi logici o giuridici per quanto riguarda la gravità indiziaria. Il Tribunale ha infatti accertato che "la mattina del 14/07/2018 verso le ore 10.40, un maresciallo di polizia locale fu fermato da due ragazze, le quali riferirono che, mentre stavano facendo yoga nel parco, avevano visto un uomo che da circa un'ora si stava masturbando: uomo che fu immediatamente identificato e notato dall'ufficiale di p.g. mentre era ancora intento a compiere i medesimi atti, sebbene, alla vista del personale in divisa, cercò di rivestirsi chiudendo la cerniera lampo dei pantaloni. Si è inoltre accertato che, a poca distanza, vi erano molti bambini che stavano giocando nel parco." A nulla rileva che l'indagato non sia stato visto dai bambini, considerato che la norma incriminatrice richiede solo che "gli atti osceni siano commessi "all'interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva pericolo che essi vi assistano". I fatti si sono verificati in un parco pubblico attrezzato di giochi e altalene, in cui la presenza di minori di età riveste un carattere elettivo e sistematico.
Corretta inoltre la valutazione sul pericolo di recidiva, tenuto conto delle circostanze di luogo e tempo in cui i fatti si sono verificati. Gli atti osceni, cessati solo all'arrivo della polizia, sono stati messi in atto per un periodo di tempo apprezzabile, in un mattino di luglio, in un parco pubblico in cui erano presenti molti bambini. Da come si sono svolti i fatti il Tribunale ha quindi correttamente desunto l'incapacità dell'indagato di contenere i propri impulsi sessuali, tanto da imporre il controllo cautelare dell'obbligo di presentazione alla p.g., per scongiurare il pericolo di recidiva.
 

Set porno nella palestra della scuola: sarebbero almeno due i video realizzati nei locali di un istituto veneto nella provincia di Padova! Sono entrati durante le vacanze estive, quando la scuola rimane quasi sempre deserta...



PADOVA - (VENETO) - Giravano #film #hard nella palestra della scuola. Il fatto è stato segnalato da alcuni studenti dell'istituto "Bernardi" di Padova al preside Roberto Turetta.  Nelle immagini si vedono una donna e un uomo tatuato mentre consumano un amplesso: il volto dei due protagonisti è irriconoscibile, ma il contesto non ha lasciato dubbi sia agli studenti, sia al preside che ha denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine, che indagano per invasione di edificio. Gli "attori" a luci rosse sono, esterni alla scuola, nella cui palestra avrebbero girato 2 dei 26 filmini porno realizzati nella loro carriera. Matteo ed Ellen, questi i loro nomi, non si definiscono "professionisti" del settore ma "persone normali che non fingono". Insieme realizzano e vendono in rete i loro prodotti.  "La nostra scuola è totalmente estranea all'accaduto - ha spiegato il preside Turetta a Tgcom24. I video sono stati pubblicati 7-8 mesi fa, quindi in estate, tranne uno pubblicato 4 mesi fa, quindi a dicembre, cioè mentre non c'era nessuno. Chi ha girato quei video è entrato in palestra quando poteva agire con tranquillità, senza correre rischi. Probabilmente una copia delle chiavi è finita nelle mani sbagliate, per cui ho chiesto alla provincia di cambiarle". Il dirigente ha ricordato anche che "sono stati gli studenti a segnalare tutto. Vedendo quei video, si sono sentiti umiliati".
 
Spazio al lettore: per commentare questo articolo scrivi a direttore@interris.it


giovedì 21 marzo 2019

VALENTINA NAPPI IN UNA SUPER ORGIA DIRETTA DA ROCCO SIFFREDI - SEX - GANG BANG - ORGE

VALENTINA NAPPI DIRETTA DA ROCCO SIFFREDI


ROCCO SIFFREDI
Rocco Siffredi, pseudonimo di Rocco Antonio Tano (Ortona, 4 maggio 1964), è un attore pornografico e regista pornografico italiano.
Il suo pseudonimo si ispira a Roch Siffredi, il protagonista del film gangster Borsalino (1970) interpretato da Alain Delon.[5][6]
Siffredi è tra i più noti sulla scena pornografica internazionale e occasionalmente interprete anche di film non porno, oltre che regista e produttore di film per adulti. Ha creato una propria casa di produzione con il nome di Rocco Siffredi Production.
La sua carriera di attore porno è iniziata nel 1984 – a parte una breve pausa di due anni in cui si è dedicato all'attività di modello – e prosegue tuttora nonostante abbia dichiarato più volte di voler concludere la carriera,[7][8] senza tuttavia mantenere la parola.[9][10][11] 
È sposato dal 1993 con l'ex collega ungherese Rózsa Tassi, incontrata lo stesso anno agli Hot d'or di Cannes e dalla quale ha avuto due figli: Lorenzo (nato nel 1996) e Leonardo (nato nel 1999), promessa ungherese del salto in alto.[58][59] La famiglia ha vissuto stabilmente da oltre quindici anni a Budapest e Siffredi ha interpretato alcuni film con la moglie.
IL CAZZO DI ROCCO SIFFREDI
A proposito della sua decisione di tornare al porno nel 2009 dopo il suo primo ritiro nel 2004 ha raccontato: «Ho parlato con mia moglie e ha detto che è solo un problema mio, non appartiene a lei e ai ragazzi. E lei mi disse: "Hai deciso di fermarti, noi non te l'abbiamo mai chiesto. Quindi se vuoi tornare, puoi farlo"».[10] Tuttavia dopo un lungo periodo di prestazioni ad alta intensità e con molto tempo lontano dalla sua casa in Italia, Siffredi ha annunciato ancora una volta il suo ritiro nel 2015 (seguito da un secondo ritorno alle scene nel marzo 2017) per il bene del suo matrimonio, affermando: «Oggi posso vedere che mia moglie è la priorità assoluta. Lei merita di avere quello che voleva dal primo giorno, di essere solo con me senza condividermi con altre ragazze».[8] Dopo essere rimasto nudo da solo per una settimana a L'isola dei famosi è stato riportato che Siffredi avrebbe detto a un suo amico che «non mi sono mai sentito così "nudo" come allora. Ero tutto solo e mi ha dato molto tempo per pensare a quello che è importante. E ho realizzato che non voglio perdere mia moglie», al che la moglie ha quindi dichiarato: «Lo conosco molto bene e lo amo per chi e ciò che è. Vediamo come sarà questa nuova versione di lui».[60]

IL CAZZO DI ROCCO SIFFREDI
Siffredi ha discusso anche della sua vita personale a L'isola dei famosi, affermando che per più di un anno non si sentiva più a proprio agio di fronte alla telecamera e che qualcosa dentro di lui stava cambiando, mentre parlando della sua sessualità ha affermato che la sua dipendenza dal sesso emerse come «una sorta di diavolo in me», aggiungendo che «a volte mi manda fuori di testa», tanto da ammettere di aver chiesto aiuto a Dio attraverso lo spirito di sua madre, di cui porta sempre una fotografia.[61] Rocco Siffredi è un tifoso del Vicenza.[62]

LA BELLISSIMA PORNOATTRICE ITALIANA VALENTINA NAPPI SI FA SCOPARE ALLA LUCE DEL SOLE NEL BEL MEZZO DI UNA SPIAGGIA TURISTICA...VIDEO AMATORIALE...SEX - BLOW JOB - HOT

VALENTINA NAPPI

LA BELLISSIMA PORNOATTRICE ITALIANA VALENTINA NAPPI SI FA SCOPARE ALLA LUCE DEL SOLE NEL BEL MEZZO DI UNA SPIAGGIA TURISTICA...
 
VALENTINA NAPPI
VALENTINA NAPPI
VALENTINA NAPPI
  


LA BELLISSIMA PORNOATTRICE ITALIANA VALENTINA NAPPI - GANG BANG - BISEX GIRLS - SEX - HOT - ORGY - ORGIA

VALENTINA NAPPI



Nata a Scafati,[2][1] è stata introdotta nella pornografia da Rocco Siffredi nel 2011 dopo un contatto via e-mail,[3] partecipando al film Rocco's Bitches in Uniform, prodotto da Evil Angel nel 2012.[4]
Ha all'attivo oltre quattrocento scene in film prodotti da case di produzione porno, tra cui Brazzers, Elegant Angel, Evil Angel, Digital Playground e Jules Jordan.[1]
Nel 2012 è apparsa sull'edizione italiana di Playboy,[5] mentre nel novembre 2013 è stata Penthouse Pet (Stati Uniti) e le è stata dedicata la copertina di Penthouse nello stesso mese.[6]
È apertamente bisessuale.[7]

Riconoscimenti

AVN Awards
XBIZ Award
  • 2017 – Foreign Female Performer of the Year[10]

LA BELLISSIMA PORNOATTRICE AMERICANA AVI LOVE - BISEX GIRLS - SEX - HOT

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giovedì 14 marzo 2019

LE FOTO HOT - GIULIA SARTI NUDA - IL SEXY GATE DELLA POLITICA ITALIANA: COMPLETA E TOTALE SOLIDARIETA' ALL'ONOREVOLE GIULIA SARTI DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE! NOI DI PORNOLIOLAND SIAMO SEMPRE DALLA PARTE DELLE DONNE LIBERE CHE NELLA LORO PRIVACY POSSONO, ANZI DEVONO, FARE DELLA LORO VITA SESSUALE QUELLO CHE VOGLIONO!!! NOI SIAMO DALLA PARTE DELLA BELLISSIMA GIULIA SARTI, CI PIACCIONO LE DONNE EMANCIPATE E DETERMINATE CHE COME LEI SANNO CHE COSA VOGLIONO NELLA LORO SFERA SESSUALE, SIAMO DALLA PARTE DELLE DONNE CHE COME GIULIA SARTI NON HANNO E NON DEVONO NASCONDERE NULLA DEI LORO GUSTI E DELLE LORO FANTASIE SESSUALI!!! SIAMO CON TE BELLISSIMA GIULIA, SIAMO DALLA PARTE DELLE DONNE LIBERE CHE AMANO VIVERE IL SESSO PULITO SENZA SE E SENZA MA...SIAMO DALLA PARTE DELLE DONNE CHE COME GIULIA SARTI SANNO GODERE APPIENO DEI PIACERI DELLA VITA, ED IL SESSO E' UNO DEI PIU' BEI PIACERI NATURALI CHE LA VITA CI RISERVA...FORZA GIULIA SARTI!!! E COMPLIMENTI...SEI FANTASTICA!!!

IL SEXY GATE DELLA POLITICA ITALIANA:

CHI E' LA BELLISSIMA GIULIA SARTI? 

Biografia

ONOREVOLE GIULIA SARTI - M5S
Diplomata al liceo scientifico "Einstein" di Rimini, si laurea in Giurisprudenza a Bologna nel dicembre del 2012 con una tesi in diritto costituzionale su "I referendum abrogativi nella prassi più recente (2003-2012)".[1]
Fa parte dell'Associazione Casa della Legalità e della Cultura, impegnata nel contrasto alle mafie.[1] Aderisce al Movimento Agende Rosse nato dall'iniziativa di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo.[1][2]
 

Attività politica

ONOREVOLE GIULIA SARTI - M5S
Entra nel Movimento 5 Stelle il 13 dicembre 2007, quando aderisce al meetup di Bologna.[1] Nei primi mesi di attivismo ha portato avanti il gruppo Qui Bologna Libera, in cui si è cimentata con le prime interviste ai politici.[3]
Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2010 si è candidata al Consiglio regionale, mentre alle elezioni amministrative del 2011 si è candidata al Consiglio comunale di Rimini: in entrambe le occasioni non è stata eletta.[1]

Elezione a deputato

ONOREVOLE GIULIA SARTI - M5S
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta alla Camera dei Deputati, nelle liste del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Emilia-Romagna.[4]
Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletta deputata.[5]
Il 21 giugno 2018 viene eletta Presidente della 2ª Commissione permanente Giustizia della Camera dei deputati.[6]
Il 26 febbraio 2019 si dimette dalla carica di Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati e si autosospende dal suo partito, in seguito alla richiesta di archiviazione della querela da lei sporta nei confronti di Bogdan Tibusche, detto Andrea De Girolamo.

Controversie

Il 14 novembre 2013, viene pubblicato sulla sua pagina Facebook un post dal titolo "Possiamo dire che siamo governati da ANALFABETI e FESSINI?". Il post conteneva un'idea di riforma delle pensioni basata su un evidente errore di calcolo. Nel post si affermava, infatti, che «in Italia abbiamo 23.431.319 pensionati, i quali percepiscono complessivamente € 270.469.483.350. Se noi garantiamo a tutti i pensionati 5000 euro al mese ci rimangono €153.312.888.350. Domanda: quanti redditi di cittadinanza possiamo garantire sapendo che la nostra proposta vale circa 30 miliardi?». In realtà portare tutte le pensioni a 5000 euro costerebbe 60 mila euro all'anno per pensionato, facendo lievitare la cifra complessiva a ben 1.405.879.140.000 euro, il 70% del PIL italiano.[7] La notizia viene ripresa da diversi quotidiani e dai social network, ironizzando sul contenuto del post, sia per il grossolano errore di calcolo sia per la scorrettezza grammaticale.[8] La Sarti alcuni giorni più tardi ha sostenuto di essere stata oggetto di un attacco informatico e di non essere l'autrice del post, provocando una nuova ondata di commenti ironici.[9]
Nel giugno del 2018 è stata condannata per diffamazione nei confronti di un giornalista[10].
Nel febbraio del 2018 è stata coinvolta nel caso che vedeva alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, i quali dichiaravano di restituire allo Stato parte del proprio stipendio, annullare il proprio pagamento dopo aver fotografato la prova dello stesso.[11] L'inchiesta del programma televisivo Le Iene ha fatto emergere mancati versamenti al fondo per il microcredito per oltre 20.000 euro.[12] A seguito della notizia, la Sarti si è dichiarata all'oscuro di tutto, denunciando l'ex fidanzato per appropriazione indebita.[13] Il 26 febbraio 2019 si è dimessa dalla Presidenza della Commissione Giustizia della Camera.
Il 27 febbraio 2019 i giornali pubblicano articoli in cui si parla del caso Sarti, ed emerge che c'era un accordo tra Sarti e il suo ex per far ricadere su di lui la colpa dei mancati versamenti. L'ex fidanzato ha inoltre dichiarato: "Facevamo il bonifico online, mandavamo la ricevuta al M5S e quindi revocavamo il bonifico".[14] Nelle chat esaminate dai magistrati appare evidente anche il coinvolgimento di altri membri del Movimento 5 Stelle: "Le Iene hanno i nomi da mesi e mi hanno chiesto se denuncio te perché mi stanno chiedendo come uscire da questa storia" (...) "me l'ha chiesto Ilaria con Rocco. Per salvarmi la faccia...".[15]
 
 

L'argomento Giulia Sarti oltre che politico è anche un gossip di rilevante successo sul web. La notizia del guazzabuglio legato alla rimborsopoli stellata si condisce nelle ultime ore di quella di natura sexi legata alle presunte riprese hard nella camera da letto dell'ex presidente della commissione giustizia. 

 
 

Una storia che affonda le radici nell'ormai lontano 2013, e che oggi pare vengono rimesse in rete. Una storia che si ripete e che ci fa chiedere, ma chi è Giulia Sarti?

ONOREVOLE GIULIA SARTI - M5S

L’ex fidanzato: «Non le ho messe in rete io, lei sapeva tutto. Non c’entro nulla con le foto hard di Giulia che girano di nuovo in Rete. Sarei stato proprio un imbecille a fare una cosa del genere con tutto quello che sta succedendo. Proprio io che ho fatto di tutto per eliminarle anni fa in collaborazione con la Polizia Postale. Ma per chi mi hanno preso?».

L’ex fidanzato di Giulia Sarti, Bogdan Andrea Tibusche, non ci sta a passare per il ‘furbetto’ che avrebbe fatto riapparire sul web le immagini osè di una giovane Giulia Sarti. Sabato mattina quelle foto hard sono rimbalzate sul web, ma anche sui telefonini di molti politici riminesi. Bogdan ha lasciato Rimini e si è andato a rifugiare lontano dal clamore che il caso Giulia Sarti sta suscitando e che oggi si arricchisce dalla notizia dei video hard contenuti in un server.

Ma andiamo alla politica. 

Si dimetterà da deputata o passerà al Misto? «Non c'è motivo, io non sono espulsa dal M5S»: così l'ex presidente della commissione Giustizia, Giulia Sarti, rispondendo al fattoquotidiano.it nel piazzale antistante Montecitorio. «Confido di rimanere nel Movimento perché non ho fatto assolutamente niente. Io non lascio il M5s, io l'ho fatto nascere», sottolinea Sarti. Sulle affermazioni del capo politico Luigi Di Maio, che qualche giorno fa ha parlato di espulsione "doverosa" la deputata afferma: «Avrà avuto i suoi motivi». Per Sarti, infine, "non c'è bisogno" di chiedere un incontro con Di Maio. "C'è un provvedimento dei probiviri in corso", ricorda.

Ma fonti dei vertici del M5S affermano che l'espulsione di Giulia Sarti è "doverosa". Nel Movimento si ricorda quindi che «nei confronti della deputata M5S si è avviato il procedimento disciplinare davanti al collegio dei probiviri. E le è stato comunicato il 4 marzo 2019. Si attende l'esito». Molti si chiedono come mai ancora non è stata espulsa? Come può vantare sicurezza pur essendo in un casino che fa impallidire certe espulsioni lampo degli ultimi mesi (vedi Gregorio De Falco). La domanda che più si mormora è: a chi fanno paura i suoi video?

 
Il caso dei video e delle foto hot della deputata Giulia Sarti agita il Parlamento. Una situazione che ha spinto il Garante della Privacy a intervenire per richiamare i media al rispetto del codice deontologico, astenendosi "dal diffondere dati riguardanti la sfera intima di una persona per il solo fatto che si tratti di un personaggio noto o che eserciti funzioni pubbliche". Intanto il mondo della politica esprime la propria solidarietà alla parlamentare M5s. L'intervento dell'Authority è giunto dopo le rivelazioni sulla circolazione tra i mezzi di informazione di immagini private che sarebbero state registrate nell'abitazione della parlamentare. E la cui esistenza era stata rivelata a Le Iene dall'ex collaboratore e fidanzato della deputata Bogdan Tibusche, che avrebbe installato, su richiesta della Sarti, un impianto di videosorveglianza in casa. Una circostanza che solleva anche un caso politico.

Contromisure al "revenge porn" - Il M5s è ora intenzionato a debellare la pratica del "revenge porn", stigmatizzata dalle forze politiche dell'intero arco costituzionale, avviando la discussione di un disegno di legge per prevenire e punire la pubblicazione e diffusione di materiale sessualmente esplicito senza il consenso della persona coinvolta. A finire nel mirino è Giulia Sarti, deputata riminese del M5s, già colpita da anonimi "hacker" nel 2013 che, poco dopo il suo primo ingresso in Parlamento, annunciarono di aver "bucato" la sua mail entrando in possesso di foto o video osé.


Il caso dei rimborsi - Ora la deputata, rieletta in Parlamento, è di nuovo finita nell'occhio del ciclone per essere una dei protagonisti del cosiddetto scandalo "Rimborsopoli" del Movimento, una vicenda che tra scambi di accuse e responsabilità ha riportato l'attenzione sull'esistenza di video "hot". Immagini, in un caso addirittura false, che si dice stiano impazzando sui telefonini di mezzo Parlamento e tra i giornalisti.

Solidarietà bipartisan - Il Pd si è rivolto al presidente della Camera, Roberto Fico, per chiedere di verificare se sia vero che a casa dell'ex presidente della commissione Giustizia della Camera venissero "effettuate riprese video di incontri politici" o a carattere istituzionale. Una polemica che non offusca tuttavia la solidarietà alla parlamentare e che vede protagoniste colleghe di tutti gli schieramenti: da Da Alessia Rotta a Paola Taverna, da Laura Boldrini a Giorgia Meloni e Mara Carfagna, le quali manifestano la loro vicinanza per questo "vergognoso atto di cyber-bullismo".

Le Iene: Le foto hot non c'entrano con la nostra inchiesta" - Non si è fatto attendere anche il commento de Le Iene che, nel precisare l'estraneità dalla diffusione delle immagini hard, si associa al tributo di solidarietà nei confronti della parlamentare. "Noi indaghiamo su questioni di pubblico interesse, su dove potrebbero essere finiti i soldi che la parlamentare aveva dichiarato di aver restituito al fondo per il microcredito e che sarebbero stati dedicati anche all'eventuale acquisto di apparecchi di videosorveglianza forse per girare filmini privati. Questo non c'entra nulla con la diffusione del materiale rubato all'onorevole anni fa dalla sua posta elettronica". La diffusione delle sue foto intime, oltre che un reato, è una vera violenza. Gli scatti rubati starebbero girando sulle chat di giornalisti, politici e non solo. Attenzione: sta compiendo un reato non solo chi li diffonde, ma anche chi li conserva".
 
 

ONOREVOLE GIULIA SARTI - M5S
Potrebbero esserci in circolazione altre foto e filmini privati della parlamentare grillina Giulia Sarti, ma anche registrazioni di incontri con politici ed esponenti di primo piano del Movimento 5 Stelle. E tanto basta per far scattare la psicosi di un ricatto contro la deputata costretta a dimettersi dieci giorni fa da presidente della commissione Giustizia della Camera perché si è scoperto che aveva denunciato il fidanzato accusandolo falsamente di essersi appropriato dei fondi del Movimento pur sapendo che non era vero. E il timore che il materiale possa essere utilizzato anche contro altri parlamentari e ministri. Dopo la diffusione sui cellulari di politici e giornalisti di otto immagini — rubate da un hacker qualche anno fa — e di un falso video porno, scatta la solidarietà dell’intero Parlamento nei confronti di Sarti. Deputati e senatori di tutti i partiti parlano di «cyberbullismo», esprimono «condanna per quanto sta accadendo». Ma il clima è di massima tensione, tanto che il garante della Privacy interviene per «richiamare l’attenzione dei mezzi di informazione invitando all’astensione dal diffondere dati riguardanti la sfera intima di una persona per il solo fatto che si tratti di un personaggio noto o che eserciti funzioni pubbliche, richiedendo invece il pieno rispetto della sua vita privata quando le notizie o i dati non hanno rilievo sul suo ruolo e sulla sua vita pubblica». Un monito condiviso dal presidente della Camera Roberto Fico che parla di atti «vigliacchi e vergognosi».

Nelle prossime settimane Sarti dovrà essere giudicata dai probiviri e quell’espulsione che era stata data per scontata, primo fra tutti dal «capo politico» Luigi Di Maio, adesso sembra tornare in discussione. Quanto sta accadendo potrebbe convincere il M5S a usare maggiore cautela. «Si tratta di un dossier estremamente complesso, ci prenderemo tutto il tempo necessario a valutare la situazione», avrebbero fatto sapere i probiviri. 
 

IL SEXY GATE DELLA POLITICA ITALIANA: COMPLETA E TOTALE SOLIDARIETA' ALL'ONOREVOLE GIULIA SARTI DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE! NOI DI PORNOLIOLAND SIAMO SEMPRE DALLA PARTE DELLE DONNE LIBERE CHE NELLA LORO PRIVACY POSSONO, ANZI DEVONO, FARE DELLA LORO VITA SESSUALE QUELLO CHE VOGLIONO!!! NOI SIAMO DALLA PARTE DELLA BELLISSIMA GIULIA SARTI, CI PIACCIONO LE DONNE EMANCIPATE E DETERMINATE CHE COME LEI SANNO CHE COSA VOGLIONO NELLA LORO SFERA SESSUALE, SIAMO DALLA PARTE DELLE DONNE CHE COME GIULIA SARTI NON HANNO E NON DEVONO NASCONDERE NULLA DEI LORO GUSTI E DELLE LORO FANTASIE SESSUALI!!! SIAMO CON TE BELLISSIMA GIULIA, SIAMO DALLA PARTE DELLE DONNE LIBERE CHE AMANO VIVERE IL SESSO PULITO SENZA SE E SENZA MA...SIAMO DALLA PARTE DELLE DONNE CHE COME GIULIA SARTI SANNO GODERE APPIENO DEI PIACERI DELLA VITA, ED IL SESSO E' UNO DEI PIU' BEI PIACERI NATURALI CHE LA VITA CI RISERVA...FORZA GIULIA SARTI!!! E COMPLIMENTI...SEI FANTASTICA!!!
 
La Redazione di Pornolioland
 
IL CASO DELL'ONOREVOLE GIULIA SARTI





venerdì 15 febbraio 2019

SEX MULTIRACIAL - SESSO MULTIRAZZIALE - BLACK DICK - ASIAN GIRL - ORGIA MULTIRAZZIALE: "LA STORIA E LE ORIGINI ANTICHE DELLA PORNOGRAFIA MONDIALE!" - CHE COS'E' LA PORNOGRAFIA? RADICI E ORIGINI DI UNA VERA E PROPRIA BODY ART AMATA ED ODIATA ALLO STESSO TEMPO DAI BENPENSANTI NELLA SOCIETA' ANTICA E MODERNA!




La pornografia (dal greco πόρνη, porne, "prostituta" e γραφή, graphè, "disegno" e "scritto, documento" e quindi letteralmente "scrivere riguardo" o "disegnare" prostitute) è la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali  effettuata in diverse forme: letteraria, pittorica, cinematografica e fotografica.
"L'ORIGINE DEL MONDO"
Di Jean Désiré Gustave Courbet
Il termine "pornografia" è di recente conio: nella forma a noi nota è attribuibile a Restif de la Bretonne, che introdusse il termine nella pubblicistica moderna con il saggio Le pornographe (1769), un trattato sul progetto di riforma e di regolamentazione statale della prostituzione. Il termine ha iniziato a essere impiegato con questo significato agli inizi del XIX secolo, per poi diffondersi nei decenni successivi allo scopo di distinguerla dal concetto di arte.
Ogni essere umano ha normalmente delle fantasie sessuali, cioè pensa a delle scene sessuali per eccitarsi, senza altro scopo che trarne godimento: la pornografia è la concretizzazione di queste fantasie in immagini, disegni, scritti, oggetti o altre produzioni. Poiché molte persone hanno fantasie erotiche simili, di solito il materiale pornografico prodotto da un singolo, con le scene della sua immaginazione erotica, risulta eccitante anche per molti altri. Sebbene la pornografia sia stata usata anche come semplice ingrediente di opere artistiche più articolate, il suo fine principale è quello di indurre uno stato di eccitazione sessuale.
Da sempre si è dibattuto sul mutevole confine tra arte, erotismo e pornografia, che generalmente negli ordinamenti giuridici occidentali non è considerata illegale, ma in determinati contesti è (o è stata) soggetta a censura e ne viene vietata la visione (in particolare a minorenni).
La pornografia intesa come raffigurazione di situazioni erotiche o scene di sesso ha origini molto antiche: forme di rappresentazione esplicita di atti sessuali sono testimoniate presso la maggior parte delle civiltà della storia ed è questione controversa se l'importanza relativa della pornografia sia correlata con il "grado di civiltà" di un popolo.
"L'ORIGINE DEL MONDO"
Di Jean Désiré Gustave Courbet
Certamente la pornografia intesa nel senso corrente è un fenomeno moderno, nato come detto precedentemente agli inizi del XIX secolo; nell'esaminare la storia di questo fenomeno occorre estendere l'accezione di pornografia e intendere qualsiasi genere di rappresentazione esplicita di atti sessuali, nudità e così via; tenendo però presente che, al di fuori di alcuni casi, non sempre è ipotizzabile che tale rappresentazione avesse lo scopo di provocare eccitazione nell'osservatore. Le donne nude e le attività sessuali sono descritte in maniera minuziosa nell'arte paleolitica (vedi ad esempio la venere di Willendorf); tuttavia non è sicuro che lo scopo di tali opere fosse il risveglio sessuale, dato che tali immagini possono avere preferibilmente un'importanza spirituale.
Relativamente all'epoca romana, a Pompei sono tuttora in perfetto stato di conservazione i lupanari, case chiuse sulle cui pareti sono ancora presenti rappresentazioni pornografiche. Inoltre sono state recentemente notate raffigurazioni degli organi sessuali maschili e femminili eseguita in alcune strade: per gli organi femminili era segno che la strada in cui ci si trovava era frequentata da prostitute; per l'organo sessuale maschile invece il discorso è diverso: ve ne erano moltissimi scolpiti o disegnati per le vie di Roma. Infatti l'organo maschile eretto era un simbolo portafortuna, da cui è derivato il nostro cornino di corallo. Una particolare sezione del Museo archeologico nazionale di Napoli (vietata ai minori di quattordici anni non accompagnati) contiene tutto quello che di pornografico è stato trovato negli scavi archeologici di Pompei: statue, affreschi, suppellettili e anche giocattoli erotici, che ci fanno supporre che all'epoca questo tipo di raffigurazioni fossero comunemente diffuse. Come ulteriore conferma di ciò, nell'aprile del 2005 alcuni archeologi della Germania hanno notato un grosso disegno, di circa 7.000 anni fa, raffigurante un uomo che si piega sopra una donna nel tentativo di veder soddisfatte le proprie richieste sessuali. Tale figura è stata chiamata Adonis von Zschernitz.
Per molto tempo la pornografia è diventata bersaglio di lazzi e gag umoristiche o satiriche, tanto che nel 1920 furono pubblicati negli Stati Uniti d'America alcuni fumetti d'impronta comica che prendevano bonariamente in giro il mondo della pornografia. Il titolo era Le Bibbie di Tijuana. Nella seconda metà del XX secolo la pornografia si è evoluta negli Stati Uniti grazie ad alcune riviste specializzate per soli uomini, quali ad esempio Playboy e Uomo moderno (entrambe fondate nel 1950). Questi periodici hanno ritratto donne famose completamente nude. Dal 1960 in poi queste riviste hanno cercato una forma di raffigurazione sessuale più esplicita. Tale ricerca è terminata negli anni novanta, quando erano ormai inseriti articoli e immagini riguardanti l'amore lesbico, l'omosessualità, la penetrazione, il sesso di gruppo e il feticismo sessuale.
Le forme più diffuse della pornografia sono foto che ritraggono persone in atteggiamenti sessuali espliciti, immagini di rapporti sessuali eterosessuali o omosessuali con due, tre o più persone coinvolte.
La stampa dedicata alla pornografia è un mercato composto da centinaia di pubblicazioni periodiche, come ad esempio Penthouse, Hustler, Private e altre. Altre riviste sono in forma di fotoromanzo porno.
Pubblicazioni di notevole successo commerciale sono i fumetti porno che in Italia e Giappone sono disegnati da fumettisti di fama mondiale. Fra i maggiori autori italiani in questo campo troviamo Guido Crepax, Milo Manara e Giovanna Casotto. La cinematografia ha sempre avuto interesse per la pornografia, ma ha trovato ostacoli nelle legislazioni delle varie nazioni. Il genere del cinema porno è tuttora un notevole affare commerciale nelle nazioni dove è consentito. Esistono forme artistiche con contenuti erotici da alcuni assimilate alla pornografia in letteratura (valgano per tutti gli esempi di La chiave, dello scrittore giapponese Junichiro Tanizaki, tutta la bibliografia del Marchese de Sade e la letteratura popolare inglese che ha preceduto il romanzo Moll Flanders di Daniel Defoe), nei fumetti (che può assumere denominazioni diverse di Paese in Paese), nell'arte (La fornarina di Raffaello), nella poesia (Catullo, Marziale, Tibullo, Properzio, Ovidio, Gabriele D'Annunzio e il "divino" Aretino) e nella musica (ad esempio, il brano allora giudicato scandaloso Je t'aime... moi non plus di Serge Gainsbourg e Jane Birkin).
La grande disponibilità di pubblico e l'economicità del mezzo rendono internet un mezzo molto usato per la distribuzione e la fruizione di materiali a contenuto pornografico. Di fatto con l'avvento di internet, soprattutto per la diffusione di sistemi quali il file sharing (condivisione di file) e video sharing (condivisione di video), la pornografia è divenuta immediatamente e anonimamente disponibile ovunque e per chiunque. L'ultima conseguenza di questo fenomeno ha innanzitutto mitigato il generico sentimento di condanna di fronte a questa forma espressiva, mentre dall'altro ha agevolato l'esplosione o larghissima diffusione di fenomeni quali il genere "amatoriale", consistente nella realizzazione di foto e video di carattere porno-erotico ritraente persone comuni (spesso gli stessi soggetti autori del prodotto). Oltre al file sharing, altro canale principale di distribuzione della pornografia via internet è rappresentato dai siti a pagamento, un'attività sempre più lucrosa per i produttori di materiale professionale che stanno privilegiando il web ai canali di distribuzione classici quali edicole, videoteche e sexy shop.
Grazie alla rete si sta sempre di più affermando quello che alcuni autori definiscono neoporn, mentre vanno diffondendosi il flashgame per adulti, ovvero giochi elettronici, le cui situazioni (pur variando dalla commedia alla fantasia) mantengono un carattere dichiaratamente pornografico. Grazie alla divulgazione di spettacoli a pagamento e non, attraverso la trasmissione in webcam (molto diffusa in tutto il web), si dà la possibilità di assistere a spettacoli porno e comunicare via chat con chi si sta esibendo in quel momento. Uno studio endocrinologico dell'Università di Padova ha correlato all'uso della pornografia, tra i giovani che ne fanno un uso massiccio in rete, il calo del desiderio sessuale e dell'eiaculazione precoce, nonché in alcuni casi disturbi come ansia sociale, depressione, ansia da prestazione, DOC e ADHD. 
L'opportunità di censurare o meno le raffigurazioni pornografiche è da sempre all'origine di dibattiti etici e sociali. I favorevoli alla censura credono che un'azione legislativa più severa renderebbe la pornografia un fenomeno meno diffuso. I contrari alla censura sostengono che l'autodeterminazione dell'individuo non dovrebbe essere limitata per legge (fatti salvi i casi più aberranti). Inoltre, spesso, ciò che un tempo era considerato pornografico o scandalistico con le mutazioni dei costumi della società non è più considerato tale. Per esempio tratti del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che fu addirittura inserito nell'Indice dei libri proibiti dalla Chiesa cattolica, e del romanzo di David Herbert Lawrence L'amante di Lady Chatterley, che fu considerato nell'anno in cui fu pubblicato (il 1928) osceno e offensivo al comune senso del pudore.
Una questione rilevante nel dibattito sulla censura riguarda il ruolo della pornografia nella trasmissione e nella riproduzione di forme di oppressione e violenza nei confronti della donna o di altre figure, e, in ogni caso, di un uso puramente mercantile del corpo umano. Uno degli aspetti maggiormente rimproverati alla pornografia è l'eccessivo utilizzo del sadismo.
In Giappone ad esempio, la legge non pone limiti al tipo di argomenti o di storie, ma proibisce di mostrare gli organi genitali al pubblico: per questo motivo nei film pornografici e nelle riviste, compresi anime e manga, i genitali sono censurati con vari artifici grafici. Nei movimenti femministi si individuano due posizioni contrapposte riguardo alla pornografia. Le femministe a essa favorevoli, come la sociologa della Northwestern University di Chicago Laura Kipnis, considerano la pornografia un aspetto positivo e cruciale della rivoluzione sessuale che ha portato alla liberazione della donna, contrariamente alla morale dei conservatori, che la vedono invece come oppressiva per le donne.
Invece secondo l'altra posizione, rappresentata soprattutto dalla giurista Catharine MacKinnon della University of Michigan Law School, la prospettiva "liberazionista" della pornografia è puramente illusoria: anzi essa, ponendo l'esposizione della sessualità della donna al centro del suo fuoco, la danneggia sotto vari aspetti: innanzitutto sostenendo una ecologia culturale sessista che si compiace di ridurla a oggetto e merce sessuale e di trasmetterne un'immagine degradata. In secondo luogo essa si rende spesso causa o concausa di danni a persone specifiche sia in fase di produzione (donne forzate a posare, o riprese senza loro reale consenso alla produzione o circolazione del materiale pornografico), sia dopo, attraverso le modalità della diffamazione o della molestia, o ancora fornendo una spinta verso l'aggressione sessuale in persone predisposte. Per queste ragioni certi gruppi di femministe si sono spinte a boicottare alcune manifestazioni pornografiche, sia cinematografiche sia letterarie. La contestazione più curiosa è avvenuta a Napoli nel 2000: un gruppo di femministe battagliere ha scaraventato dei pomodori contro Tinto Brass, nonostante il fatto che il regista non si occupasse di pornografia, ma il suo genere di riferimento ascrivibile al softcore e più nello specifico ai film erotici.