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giovedì 15 gennaio 2015

Valentina Nappi: "Così a 12 anni ho perso la verginità!" - #Pornosophia - #Valentinanappi

Torna alle origini, la pornostar Valentina Nappi. Lo fa dalle pagine della rivista Wired, in un articolo nel quale svela come perse la verginità lei che ha poi fatto del sesso una professione e uno strumento di provocazione continua, come quando espresse il desiderio che la sua vagina potesse diventare bene comune.  La Nappi, che oggi ha 24 anni, torna indietro a quando ne aveva la metà: "Sono andata in bagno e l’ho persa con un pennone multicolor". Non il massimo del romanticismo e non è nemmeno tanto sexy. "Il fatto che la verginità venga insegnata come un valore comporta il fatto che le donne esercitino sui maschi un potere smisurato!"
 Torna a far parlare di sé la pornostar Valentina Nappi, più di una volta balzata alle cronache per le polemiche contro gli intellettuali dalle colonne di Micromega (e non solo).
VALENTINA NAPPI - PORNOSTAR (24 ANNI)
Stavolta la Nappi affronta il tema verginità. Dice che non è così importante. E fa sapere come l'ha persa lei.  Alla rivista Wired la Nappi racconta che accadde quando aveva solo 12 anni: "Sono andata in bagno e l’ho persa con un pennone multicolor". Non è il massimo del romanticismo e non è nemmeno un'immagine sexy. Però ognuno è libero di vivere la propria sessualità come meglio crede. E di raccontarlo (o meno). La ragazza fa capire che non tiene molto alla verginità (né ci teneva): "Il fatto che venga insegnata come un valore comporta il fatto che le donne esercitino sui maschi un potere smisurato".
E dopo aver detto come l'ha persa lei, sottolinea: "C’è chi cerca la ragazza vergine. Proprio qui vicino c’è una clinica dove ti ricostruiscono l’imene. C’è una lista di attesa di mesi. Se il sesso diventa un bene prezioso, la donna aspetta di avere certe garanzie prima di concedersi". Insiste poi su un tasto su cui più di una volta, in passato, si è soffermata: "Il sesso non è più piacere e basta, non è più come andare a prendersi un caffè ma diventa un contratto. Io ti cedo la mia patata se tu mi dai delle garanzie".
Se la prende poi con il matrimonio ("retaggio culturale che ti fa continuare a usare quelle strategie nei rapporti, e accade che la donna voglia avere le garanzie che decide lei") e con le femministe. Contro queste ultime dice: "È come dire bianchismo, o nerismo. Oggi non ha più senso essere femministe. Bisognerebbe essere antisessiste". Insomma, tutto va bene pur di far polemica e finire sui giornali e sui siti. 


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