Marilyn Monroe,
nome d'arte di
Norma Jeane Mortenson (
Los Angeles,
1º giugno 1926[1] –
Brentwood,
5 agosto 1962), è stata un'
attrice,
cantante,
modella e
produttrice cinematografica statunitense.
Dopo aver trascorso gran parte della sua infanzia in
case-famiglia, la Monroe cominciò a lavorare come modella, prima di firmare il suo primo contratto cinematografico nel
1946; dopo alcune parti minori, film come
Giungla d'asfalto e
Eva contro Eva che furono i suoi primi successi di pubblico. Negli anni successivi, le sue interpretazioni in
Niagara e
Gli uomini preferiscono le bionde vennero apprezzate dalla critica, e ottenne la definitiva consacrazione internazionale con le pellicole
Come sposare un milionario,
Quando la moglie è in vacanza,
Fermata d'autobus e
A qualcuno piace caldo, per la quale vinse un
Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale nel
1959.
[2] Nel 1999, la Monroe si è classificata al sesto posto nella lista delle
più grandi star femminili di tutti i tempi dall'
American Film Institute. Fra i successi come cantante vi sono
My Heart Belongs to Daddy di
Cole Porter,
[3] Bye Bye Baby e
Diamonds Are a Girl's Best Friend, inserite in
Gli uomini preferiscono le bionde, e
I Wanna Be Loved by You, cantata in
A qualcuno piace caldo. Monroe è ricordata anche per l'intervento canoro alla festa di compleanno del presidente
Kennedy, quando intonò
Happy Birthday, Mr. President.
Per il suo fascino e la sua sensualità venne inoltre ritratta in
numerose foto di pubblicità e di riviste, diventando un simbolo fuori da
ogni tempo e, secondo
Marlene Dietrich, la prima vera
sex symbol.
[4] Negli anni e nei decenni successivi alla sua morte, la Monroe è stata spesso citata come vera e propria
icona della
cultura pop.
[5] Le
circostanze della sua prematura morte, dovuta a un'
overdose di
barbiturici, sono state oggetto di numerose congetture, sebbene il suo decesso sia ufficialmente classificato come "probabile suicidio".
[6] La successiva sparizione di tracce e documenti dalla casa dell'attrice, dove sembra fosse stato anche
Bob Kennedy
la sera della morte, nonché innumerevoli omissioni e varie incongruenze
nelle dichiarazioni dei testimoni e nel referto autoptico, hanno dato
adito a molteplici dubbi sugli eventi di quella notte. Tra le varie
versioni formulate, la più plausibile vede ipotizzata la complicità dei
Kennedy, che vedevano in Monroe, dettasi pronta a dichiarare
pubblicamente le loro relazioni con lei, una minaccia per la loro
carriera politica.
[7]
Biografia
I primi anni
Certificato di nascita di Norma Jeane Mortenson.
Norma Jeane Mortenson nacque il 1º giugno del 1926, alle 9:30 del mattino, al
County Hospital di
Los Angeles; la madre, Gladys Pearl Monroe (
1902-
1984), che lavorava alla
Consolidated Film Industries
ed era riuscita a ricoverarsi solo grazie a una colletta, era figlia di
Otis Elmer Monroe e Della Hogane e si sposò una prima volta con John
Newton Baker, dal quale ebbe due figli, Robert Jasper "Jackie" Baker e
Berniece Inez Gladys Baker.
Dopo il divorzio con Baker, divenne suo marito Martin Edward Mortenson,
un fornaio norvegese, ma i due si separarono prima che Gladys rimanesse
nuovamente incinta.
[8]
L'identità del padre di Marilyn Monroe non è mai stata chiarita
definitivamente; i biografi concordano che Mortenson, sebbene fosse
indicato come tale nel certificato di nascita di Norma Jeane, non fosse
in realtà il suo vero padre. Sembra più probabile che fosse Charles
Stanley Gifford, un impiegato alle vendite della Consolidated Film
Industries, che avrebbe lasciato Gladys non appena lei lo informò della
sua
gravidanza; si ipotizzò anche che la madre fosse rimasta incinta dopo uno stupro.
[9]
Alcuni mesi dopo il parto, la bambina venne battezzata come "Norma
Jeane Baker"; molti biografi suggeriscono che Gladys le abbia dato il
suo cognome per evitare che venisse dichiarata illegittima.
[10] Il nome "Norma Jeane" rappresenta un omaggio della madre alle sue attrici preferite, rispettivamente
Norma Talmadge e
Jean Harlow (venne erroneamente aggiunta una "e" finale).
[11]
Gladys era mentalmente instabile e finanziariamente non era in grado
di prendersi cura della figlia; non riuscendo a persuadere la madre
Della a occuparsi della bambina, decise di affidare Norma Jeane a Wayne e
Ida Bolender, una coppia molto religiosa di
Hawthorne,
una località a sud-ovest di Los Angeles, che si occupava di bambini in
affido in cambio di denaro, con cui Norma Jeane visse fino all'età di
sette anni. Nella sua autobiografia,
My Story, scritta con
Ben Hecht,
Marilyn disse che era convinta che loro fossero i suoi genitori finché
Ida non la corresse in malo modo, affermando che non doveva chiamarla
madre e che avrebbe incontrato quella vera il giorno dopo;
[12]
dopo la morte di Monroe, Ida disse che rimasero sempre in contatto e
che aveva avuto la seria intenzione di adottarla, cosa che non poté fare
per il mancato consenso di Gladys. Norma venne poi affidata a una
coppia di inglesi, prima di tornare ad abitare con Gladys in una piccola
casa bianca, insieme alla coppia britannica.
[13]
Dopo pochi mesi, in seguito a una caduta dalle scale, sua madre, che
soffriva di un esaurimento nervoso a causa dei numerosi problemi
familiari,
[14] venne prima ricoverata al Los Angeles General Hospital e poi portata al
Norwalk State Asylum, dove le venne diagnosticata
schizofrenia paranoide.
[15]
Dopo che la madre venne dichiarata incapace di intendere e di volere,
[16] Norma Jeane fu presa in custodia dalle autorità statali; la migliore amica di Gladys,
Grace McKee, archivista di pellicole alla
Columbia Pictures,
divenne la sua tutrice, nonostante i pareri contrari dei suoi amici;
con Grace cominciò ad appassionarsi al cinema e alla vita hollywoodiana.
[16] Dopo il matrimonio della donna con Ervin Silliman Goddard il 4 aprile
1935,
[17] Norma Jeane fu mandata all'orfanotrofio Children's Home Society di Los Angeles, dove rimase dal 13 settembre
1935 al
1938;
[18] qui lavorò per la prima volta come vivandiera con uno stipendio di 5 centesimi al mese.
[19] Durante la permanenza nell'istituto, venne
affidata a diverse famiglie,
[20]
dove subì violenze e disattenzioni, e ogni volta ritornava
all'orfanotrofio, venendo accusata di commettere furti; in alcuni casi,
lei stessa affermava di maltrattare alcune bambine. Ricorda anche un
episodio di
molestie sessuali subite da un certo signor Kirmel all'epoca in cui aveva circa nove anni.
[21]
Nel 1938, per quattro mesi, ritornò da Grace; la ragazzina affermava di
essere molestata da Ervin, confessione di cui le fonti dubitano,
[22] venendo poi affidata prima a Olive Brunings, una prozia che viveva a
Compton, e poi, nei primi mesi del 1938, ad Ana Lower, un'altra zia residente a
Van Nuys.
[19]
L'inizio della carriera
Marilyn Monroe, appena diciannovenne, nella rivista
Yank, 26 giugno
1945.
Nel settembre
1941, Norma tornò da Grace. In questi anni, frequentò la
Emerson junior High School, una scuola pubblica, e il
Van Nuys High School;
[23] in quest'ultimo istituto Norma Jeane conobbe il figlio di un vicino,
James Dougherty,
con il quale cominciò una relazione. Diversi mesi dopo, Grace e Ervin
decisero di trasferirsi in Virginia, dove l'uomo aveva ricevuto
un'offerta vantaggiosa di lavoro, senza tuttavia voler portare Norma con
loro; per non farla tornare in orfanotrofio, Grace volle che Norma
Jeane si sposasse con James, il quale, nonostante fosse inizialmente
riluttante, si convinse nell'accettare la proposta. Sebbene Dougherty
abbia in seguito confermato che i due erano innamorati e che avrebbero
vissuto felici se i sogni di successo di Norma non l'avessero
allontanata da lui, Monroe ha sempre affermato che quello fosse un
rapporto di convenienza organizzato da Grace, che pagava Dougherty
perché le desse appuntamento. Il matrimonio venne organizzato da Ana
Lower e si celebrò il 19 giugno
1942;
[22] Norma, all'epoca sedicenne, abbandonò gli studi per dedicarsi alla vita coniugale, divenendo di fatto una casalinga.
[24] Nel
1944 il marito decise di arruolarsi nella
marina mercantile;
[25] inizialmente i due vissero a
Isola di Santa Catalina, poi James partì per il
Pacifico.
Lo stesso anno, Norma Jeane traslocò a Los Angeles, coabitando con la suocera.
[26]
Qui lavorò come operaia alla Radio Plane, la stessa fabbrica dove prima
lavorava il marito: inizialmente fece l'impacchettatrice di paracadute,
poi divenne addetta alle verniciatura delle fusoliere dei vari modelli
di aeroplani.
[27] Il 26 giugno
1945 David Conover
andò allo stabilimento per fotografare "ragazze che tenessero su il
morale delle truppe al fronte" per un servizio per la rivista
Yank;
[28] Il fotografo la esortò a intraprendere la carriera di modella
[29] e per quelle immagini venne eletta "Miss lanciafiamme". James e Norma divorziarono nel giugno
1946.
[26]
Posò poi per
André De Dienes, che la pagava 200 dollari a ogni servizio fotografico.
[30] Le sue foto arrivarono sul tavolo di
Emmeline Snively, direttrice della
Blu Book School of Charm and Modeling, la più importante agenzia pubblicitaria di
Hollywood:
la Snively le schiarì i capelli, le insegnò come sorridere e la giusta
tonalità della voce da utilizzare ma, a suo dire, fallì nell'insegnarle
come camminare.
[31] Lavorò quindi con
Joseph Jasgur dell'
Hollywood Citizen-News per un servizio fotografico.
[30] Il 26 aprile
1946, all'età di 19 anni e mezzo, una sua foto scattata da De Dienes venne scelta per la copertina di
Family Circle; Norma Jeane firmò un contratto con la rivista il 23 luglio
1946.
[30] Le foto fecero il giro del mondo: sul settimanale di cinematografia e teatro italiano
Film d'oggi comparve in tenuta da spiaggia, in Francia su
Cinemonde apparve nelle vesti di una babysitter.
[30] In quei tempi Norma lavorò anche con
Earl Moran. Il 29 luglio comparve, con il nome di Norma, sul
Los Angeles Times.
[32]
L'agente della ragazza sfruttò l'occasione riuscendo a ottenere alcune chiamate da importanti case cinematografiche, la
Howard Huges e la
20th Century Fox. Norma Jeane prese appuntamento e, dopo aver precedentemente parlato con il talent scout
Ivan Kahn,
[33] si recò alla Fox, facendo una buona impressione al regista
Ben Lyon, che la paragonò a
Jean Harlow:
[34] il 24 agosto
1946 firmò il suo primo contratto cinematografico della durata di sei mesi, per un compenso di 125 dollari a settimana.
[35][36] Lo stesso Lyon le consigliò poi di cambiare nome, suggerendole inizialmente di utilizzare come
nome d'arte "Carole Lind", ispirandosi a
Carole Lombard e
Jenny Lind;
seguendo le orme di Harlow, i due decisero di utilizzare il nome da
nubile di sua madre, "Monroe", accantonando l'idea di usare "Carole
Lind" come nome e scegliendo dunque "Jeane Monroe".
[9] Lyon poi suggerì di usare "Marilyn", pensando a
Marilyn Miller, apprezzando il suono sensuale e la doppia "M".
[37][38]
I primi film
Marilyn, per affinare le sue doti recitative, studiò all'
Actors Lab di Hollywood e recitò al
Bliss-Hayden Miniature Theatre di
Beverly Hills. Nel
1947, prese parte al suo primo film,
The Shocking Miss Pilgrim di
George Seaton,
con il ruolo, non accreditato, di una centralinista; per questo motivo
l'attrice non compare nella pellicola, mentre si ode la sua voce.
[39] Recitò poi in
Scudda Hoo! Scudda Hay!, con la regia di
Arthur Pierson,
che per alcuni problemi uscì nelle sale solo dopo alcuni mesi; la sua
parte fu quasi completamente tagliata durante il montaggio, rimanendo
alla fine un'unica scena dove lei saluta la protagonista della
pellicola,
June Haver.
[40] Dopo aver fatto la comparsa ne
I verdi pascoli del Wyoming (
Green Grass of Wyoming) di
Louis King e in
You Were Meant for Me di
Lloyd Bacon, senza venire accreditata in entrambi i film, Marilyn Monroe prese parte a
Dangerous Years di
Frederick Hugh Herbert, uscito nel
1948, dove il nome della diva appariva come quattordicesimo nei crediti.
[41] Lo stesso anno vinse il concorso di bellezza
Miss California Artichoke Queen.
[9][42]
Il 25 agosto 1947 il rapporto con la Fox terminò e il contratto non le fu rinnovato:
Darryl Zanuck, capo della 20th Century, la reputò non adatta al
cinema per la sua «insufficiente recitazione drammatica»
[43] Si ritrovò dunque nuovamente senza lavoro; secondo
Donald Spoto, in questo periodo fu costretta a
prostituirsi lungo
Sunset Boulevard per pagarsi le spese.
[44] In seguito, grazie all'agente
Max Arnow, ottenne un nuovo contratto alla
Columbia Pictures,
[45] della durata di altri sei mesi per 175 dollari alla settimana.
[46] Girò come attrice protagonista l'unico film previsto,
Orchidea bionda (
Ladies of the Chorus), un musical a basso costo affidato alla regia di
Phil Karlson sotto la supervisione di
Harry Cohn, non limitandosi alla recitazione ma cantando anche due canzoni previste all'interno della pellicola;
[47] il film però non portò alcun successo né alla Monroe, né alla Columbia.
[48] Il 9 settembre
1948, dopo la fine delle riprese del film, il contratto scadde, senza ricevere un'offerta di rinnovo.
[49]
In questo periodo conobbe e frequentò per un breve periodo due figli di
Charlie Chaplin,
Charlie Chaplin junior e
Sydney Chaplin,
[50] cominciando inoltre a seguire i corsi di recitazione di
Natasha Lytess,
che trovava la giovane attrice impacciata, criticando anche il modo in
cui le avevano insegnato a parlare, senza muovere le labbra;
[51][52] da allora le due cominciarono una lunga collaborazione, terminata solo nel 1954.
[53] Per impostare al meglio il suo timbro vocale nella dizione e nel canto, prese lezioni da
Fred Karger,
di cui Marilyn si innamorò; lui si limitava a criticarla in
continuazione, e alla fine la lasciò, sposando anni dopo l'attrice
Jane Wyman.
[54] Poco dopo, come conferma
Richard Lamparski, cominciò a lavorare come spogliarellista nel
Mayan Theatre di
Los Angeles.
[55] Nel 1949 ebbe una piccola parte in
Una notte sui tetti, pellicola dei
fratelli Marx diretta da
David Miller e prodotta da
Lester Cowan per la
United Artists; nell'incontro,
Harpo e
Groucho le chiesero di camminare e al vederla la paragonarono a
Theda Bara,
Bo Peep e
Mae West fuse insieme.
[56]
Avendo letto sul
Los Angeles Examiner
che lo stesso Cowan la voleva mettere sotto contratto, si recò subito
da lui ma, a detta del produttore, il contratto non era pronto. In
seguito Cowan ritirò in parte quanto promesso, comunicandole che doveva
partire per pubblicizzare
Una notte sui tetti; l'attrice quindi partì in treno, andando prima a
New York, poi a
Detroit, a
Cleveland, a
Chicago, a
Milwaukee e a
Rockford.
[57] Non avendo alcun contratto cinematografico, cerco un parte in qualche film, senza però riuscire a ottenere alcun ingaggio.
[58] Per il lancio pubblicitario del film fu intervistata da
Earl Wilson, che la introdusse al pubblico come "Mmmmmmm Girl".
[59] Ottenne poi una piccola parte in
La figlia dello sceriffo (
A Ticket to Tomahawk) della
Fox, un
western di
Richard Sale dove Norma comparve in più scene rispetto al passato, senza tuttavia recitare alcuna battuta.
[60] Fu poi il soggetto di un servizio fotografico di
Laszlo Willinger, che la spinse a fare alcuni piccoli ritocchi di
chirurgia plastica al naso e al mento, ammorbidendo il suo aspetto.
[61]
Il 31 dicembre
1948 incontrò, a una festa organizzata dal produttore
Sam Spiegel,
Johnny Hyde,
[62] un associato dell'agenzia William Morris che aveva apprezzato la sua recitazione nel film dei fratelli Marx; il
talent scout,
che presto si innamorò di lei, credeva che Marilyn fosse destinata a
diventare una grande stella e aveva i mezzi per aiutarla in questo
senso. Hyde aveva già scoperto
Lana Turner e annoverava
Rita Hayworth tra le sue clienti; con la sua insistenza, grazie anche all'amica Lucille Ryman della
Metro-Goldwyn-Mayer, la fece inserire nel cast di
Giungla d'asfalto (
The Asphalt Jungle) di
John Huston, dopo aver superato un provino in cui recitava sdraiata sul pavimento.
[63]
Marilyn interpreta la parte di Angela Phinlay, amante di un ricco e
malvagio avvocato, e la sua performance ebbe recensioni contrastanti.
[57] Joseph L. Mankiewicz, su suggerimento di Hyde, la inserì poi nel cast di
Eva contro Eva (
All About Eve), recitando la parte dell'amante di un critico teatrale.
[64] Hyde continuò a cercare di firmare un contratto con la MGM senza riuscirci, nonostante i contatti con
Dore Schary,
trovandole comunque un ruolo per la Fox. Il suo salario era stato
stabilito di 350 dollari a settimana ma Hyde riuscì a portarlo a 500 per
il secondo film, convincendo Zannuck.
[65]
Contattata da
Tom Kelley il 27 maggio
1949,
[66]
decise di posare nuda per 50 dollari, soldi necessari per pagare
l'affitto della sua abitazione, convinta che essendo un volto anonimo
ciò non avrebbe danneggiato la sua immagine; la fotografia, venduta per
900 dollari, venne inserita, senza citare il suo nome, nel
calendario sexy Miss Golden Dreams.
[37][67] Nel
1952
un ricattatore minacciò di rendere il fatto di pubblico dominio, ma
Norma, consigliata dalla Fox, decise di rivelare lei stessa ai media di
aver posato nuda per sfuggire alla miseria; questa sua confessione fece
apparire la vicenda commovente, comportando apprezzamenti e simpatie per
la sua condizione di attrice in difficoltà e accrescendo la sua
popolarità.
[32][68] Hugh Hefner comprò poi il diritto di usare quelle fotografie, che vennero proibite in diversi stati,
[37] per il primo numero della sua nuova rivista
Playboy.
[9]
La consacrazione
Tra il 1949 e il 1950, Hyde chiese ripetutamente a Marilyn di
sposarlo, assicurandole che avrebbe lasciato moglie e figli per lei e
promettendole una vita nel lusso, ma lei rifiutò; il suo agente cercò
anche di assicurarle la parte di protagonista in
Nata ieri (
Born Yesterday).
[69] Quando Hyde ebbe un attacco di cuore fatale a
Palm Springs il 18 dicembre
1950, Marilyn, che era in sua compagnia, si incolpò della sua morte;
[70]
subito prima di morire, le aveva garantito il futuro professionale
procurandole un contratto settennale alla 20th Century Fox col compenso
di 750 dollari alla settimana. Secondo la biografia di Spoto, dopo la
morte del suo agente, Marilyn rinnovò il contratto con il produttore e
co-fondatore degli
studios Joseph Schenck,
[71][72]
Nonostante Johnny Hyde avesse lasciato disposizioni perché venisse
trattata come una della famiglia, Monroe venne cacciata dalla sua casa
dalla moglie e il giorno successivo al funerale tentò il
suicidio, abusando di farmaci a casa di Lytess, che riuscì a trovarla in tempo.
[73] In questo periodo, Marilyn strinse una relazione, secondo quanto riferito dalla stessa Lytess, con il regista
Elia Kazan.
[40]
Marilyn ebbe alcuni ruoli minori in film come
Lo spaccone vagabondo (
The Fireball) di
Tay Garnett,
Il messicano (
Right Cross) di
John Sturges,
Home Town Story di
Arthur Pierson,
Le memorie di un dongiovanni (
Love Nest) di
Joseph M. Newman e
L'affascinante bugiardo (
As Young as You Feel) di
Harmon Jones;
[63]
durante le riprese di quest'ultima pellicola, l'attrice era spesso in
lacrime per dover nuovamente interpretare un ruolo minore e privo di
espressività.
[74] Sempre nel 1950, Monroe apparve sulla rivista
Collier. Nel 1951 recitò in
Mia moglie si sposa (
Let's Make It Legal) di
Richard Sale e fu protagonista di un nuovo scandalo:
Earl Theisen le scattò una foto vestita soltanto da un sacco di patate.
[75] Nel marzo
1951, fu una delle presentatrici della
cerimonia di premiazione degli Oscar.
[76] Si iscrisse poi all'
Università della California, Los Angeles, dove ha studiato critica letteraria e artistica.
[77] In questo periodo prese alcune lezioni di recitazione da
Michael Chekhov.
[78] Il 7 aprile
1952 apparve per la prima volta sulla copertina del settimanale
Life.
[79][80] Dopo pochi mesi uscì il film
La confessione della signora Doyle (
Clash by Night) diretto da
Fritz Lang; nell'occasione all'attrice venne data la possibilità di lavorare per la
RKO Pictures,
lo studio in cui la madre lavorava come montatrice negli anni venti.
Lang mal vedeva i ritardi dell'attrice e la sua dipendenza da Lytess.
[81]
La pellicola ebbe un buon successo ai botteghini, in parte attribuito
alla curiosità suscitata dalla Monroe, che ricevette recensioni
generalmente positive da parte della critica; questo fu il primo film in
cui il nome di Marilyn comparve nella
locandina.
[82] Alcuni giornali, venendo a conoscenza della malattia di sua madre, l'accusarono pubblicamente di non assisterla a sufficienza.
[75]
Sempre nel 1952, cominciò una relazione con il
critico letterario Robert Slatzer, conosciuto anni prima. Dopo qualche giorno trascorso a
Malibù i due viaggiarono fino a
Tijuana dove si sposarono il 4 ottobre.
[83]
Secondo quanto raccontò Slatzer a tale unione erano molto contrari
Zanuck e Lytess, e vista la loro influenza su Norma, tre giorni dopo i
due sposi decisero di annullarlo.
[84] Monroe conobbe poi
Joan Crawford, con la quale ebbe l'unico rapporto
saffico da lei confermato;
[85]
dopo qualche tempo scoprì che Crawford l'aveva definita volgare,
considerazione dovuta, secondo Monroe, a un suo rifiuto dell'attrice
come amante.
[86][87]
Per la vicenda del calendario e dell'onestà delle sue risposte riceveva
molta più posta delle altre attrici, arrivando a quasi settemila
lettere alla settimana.
[88] Alcune pellicole del
1952 contribuirono ad accrescere la sua fama; tra queste vi sono
Matrimoni a sorpresa (
We're Not Married!) di
Edmund Goulding con
Ginger Rogers e
Il magnifico scherzo (
Monkey Business) di
Howard Hawks con
Cary Grant, Ginger Rogers e
Charles Coburn, primo film in cui apparve con i capelli biondo platino.
[89] La tua bocca brucia (
Don't Bother to Knock) di
Roy Ward Baker, con
Richard Widmark e
Anne Bancroft,
fu il suo primo film da protagonista; recitando la parte di Nell
Forbes, una babysitter dal passato turbolento, che si innamora di un
pilota, "regala un bel ritratto di una donna fragile e sperduta".
[90] Fece poi parte di
Il poliziotto e il salmo (
The Cop and the Anthem), un episodio diretto da
Henry Koster de
La giostra umana (
O. Henry's Full House), con
Charles Laughton. Marilyn venne poi invitata alla parata per
Miss America, il 2 settembre 1952,
[91]
in cui le ragazze sfilavano in costume da bagno, facendosi fotografare
per pubblicizzare la campagna di reclutamento; un'immagine che
evidenziava la sua scollatura destò scandalo.
[37]
Nel
1953 avvenne la definitiva consacrazione che la portò a essere considerata una delle più grandi
stelle del cinema.
Darryl F. Zanuck, notando nell'attrice del potenziale recitativo, pensò a lei per il cast di
Niagara, diretto da
Henry Hathaway; il ruolo scelto per lei era quello di una
femme fatale che trama per uccidere il marito.
[92] Durante le riprese,
Allan Snyder,
il truccatore della Monroe, notò in lei la paura del palcoscenico,
sentimento che segnò il suo comportamento sui set cinematografici nel
corso della sua carriera.
[93]
Il film, fortemente caratterizzato dalla presenza e dalla sensualità di
Monroe, fu un successo; le recensioni sull'attrice furono generalmente
positive, anche se la critica rilevò che la sua recitazione fosse
imperfetta.
[94] Il suo comportamento in occasione degli eventi promozionali per
Niagara
ricevette a volte dei commenti negativi, dovuti in parte agli abiti
corti e provocanti con cui si presentava alle serate di gala.
[95][96]
Gli uomini preferiscono le bionde (
Gentlemen Prefer Blondes) di
Howard Hawks vide l'attrice protagonista del
musical, in cui doveva recitare, cantare e ballare insieme a
Jane Russell; celebre sono i brani
Bye Bye Baby e
Diamonds Are a Girl's Best Friend, cantato indossando un
vestito rosa di
William Travilla che verrà celebrato e imitato nei decenni successivi.
[97]
Le due attrici divennero amiche, con Russell che ha descritto Monroe
come una ragazza "molto timida, molto dolce e molto più intelligente di
quanto la gente potesse dar credito".
[98]
Ha poi ricordato che Monroe mostrava notevole dedizione nel provare le
coreografie ogni sera, anche dopo che la maggior parte della troupe
aveva smesso di lavorare, arrivando tuttavia abitualmente in ritardo sul
set per le riprese. Rendendosi conto che Marilyn rimaneva nel suo
camerino per la paura del palcoscenico e che Hawks stava diventando
impaziente per i suoi continui ritardi, Russell cominciò ad
accompagnarla fino al set.
[98] In occasione della
première del film a
Los Angeles, Monroe e Russell lasciarono la loro firma e le loro impronte nel piazzale del
Grauman's Chinese Theatre di Hollywood. L'adattamento cinematografico del romanzo di
Anita Loos
diventa un capolavoro del cinema, incassando oltre il doppio rispetto
ai costi di produzione, e Marilyn diventa una vera e propria
star del cinema, ricevendo nuovamente molte recensioni positive.
[9][99]
Anche
Come sposare un milionario (
How to Marry a Millionaire), una commedia romantica di
Jean Negulesco della quale fecero parte anche
Betty Grable e
Lauren Bacall,
riscosse un notevole successo commerciale. Monroe riuscì a calarsi in
un personaggio più comico e brillante rispetto ai precedenti ruoli,
avendo anche apprezzamenti dalla critica e dal pubblico.
[100] Sempre nel 1953, a soli 27 anni, si classificò al primo posto della
Quigley Poll, la classifica degli attori di maggiore successo commerciale, posizione che conservò fino al 1956.
[101] Tentando di uscire dallo stereotipo della
dumb blonde ("oca bionda"), disse al
New York Times:
"Voglio crescere, svilupparmi e recitare importanti ruoli drammatici.
La mia insegnante di recitazione, Natasha Lytess, dice a tutti che ho
una grande anima, ma finora nessuno se n'è interessato."
[102] Apparve poi per la prima volta in un programma televisivo, il
Jack Benny Show di
Jack Benny,
[103] e, nel mese di ottobre, firmò un contratto discografico con la
RCA Records.
[104] Dopo che Darryl F. Zanuck rifiutò di farle fare un provino per
Sinuhe l'egiziano,
[105] entrò a far parte del cast del western
La magnifica preda (
River of No Return) di
Otto Preminger, con
Robert Mitchum. Lytess ebbe il compito di assistere Monroe, che si rifiutava di parlare con Preminger, e di valutare ogni scena girata;
[106]
alla fine delle riprese, Marilyn disse, "penso di meritare un progetto
migliore a un film western di grado Z, in cui la recitazione è in
secondo piano rispetto al paesaggio e al
CinemaScope".
[107]
Avrebbe poi dovuto partecipare al musical
The girl in Pink Tights, un rifacimento di una storia con
Betty Grable, con
Frank Sinatra. Nella sua biografia, la diva riferisce che letto il copione e trovandolo scialbo si rifiutò di prendervi parte,
[108]
venendo sospesa dalla 20th Century Fox, mentre altre fonti raccontano
che il motivo per cui non si presentò era dovuto alla differenza di
salario fra i due protagonisti che la donna non tollerò; per Sinatra
erano infatti previsti 5.000 dollari alla settimana contro i 1.500 di
Monroe.
[84] Quando venne sospesa per la vicenda del musical,
Joe DiMaggio, giocatore di baseball dei
New York Yankees,
le chiese di sposarlo. I due si erano conosciuti nel 1951 e, dopo anni
di corteggiamento, i due convolarono a nozze il 14 gennaio
1954, presso il municipio di
San Francisco; non poterono sposarsi in chiesa dato che entrambi erano divorziati.
[109] Poco tempo dopo, disse a un reporter, "il matrimonio è la mia carriera principale da ora in poi".
[110] Durante la loro
luna di miele in
Giappone, Marilyn si recò dai soldati statunitensi feriti e cominciò a cantare per loro;
[111]
nei tre giorni che trascorse nel campo, si esibì per circa 13000
militari. In seguito disse questa esperienza l'aiutò a superare la paura
di recitare e cantare davanti a grandi folle
[112][113]
I due si stabilirono poi a San Francisco; la loro unione fu difficile
fin dall’inizio, a causa delle loro personalità in conflitto; la gelosia
di DiMaggio, che talvolta sfociava nella violenza, mal si conciliava
con la vita mondana della Monroe.
[114][115] Poco dopo il matrimonio, il 22 gennaio vinse l'
Henrietta Award ai
Golden Globe 1954 per la "migliore attrice del mondo".
[116]
I successi internazionali
Tornata a Hollywood nel marzo 1954, Monroe si chiarì con la 20th Century Fox e prese parte al musical
Follie dell'anno (
There's No Business Like Show Business) di
Walter Lang. Il film non ebbe un notevole successo commerciale, non riuscendo a recuperare il
budget
iniziale, e venne accolto negativamente anche da parte della critica;
fu anche definito come il peggiore dei film di Marilyn Monroe.
[117]
Anche la stessa attrice ebbe dei giudizi negativi sul film, a cui aveva
partecipato con la garanzia di un ruolo da protagonista in una
successiva pellicola;
[118] Ed Sullivan descrisse l'interpretazione dell'attrice del brano
Heat Wave come "una delle più evidenti violazioni del buon gusto" a cui aveva mai assistito.
[119]
Quando la moglie è in vacanza (
The Seven Year Itch) di
Billy Wilder, che fu uno dei maggiori successi dell'attrice, fu l'adattamento cinematografico dell'
omonima opera teatrale di
George Axelrod. La celebre scena in cui la gonna del
vestito bianco di Marilyn viene sollevata dal passaggio di un treno della metropolitana, filmata all'incrocio tra
Lexington Avenue
e la 52a strada a New York il 15 settembre 1954 davanti a centinaia di
fans, verrà citata e parodiata innumerevoli volte fino a diventare
un'icona del
cinema del
XX secolo; durante le riprese di questa sequenza, Wilder ricordò l'espressione di rabbia sul volto di DiMaggio.
[120] In seguito, la coppia ebbe una furiosa lite e il 5 ottobre, dopo nove mesi di matrimonio, Monroe e DiMaggio si separarono.
[121] Il film di Wilder fu un successo commerciale, guadagnando circa 8 milioni di
dollari, e la stessa Monroe ottenne numerose recensioni positive per la sua interpretazione.
[122]
Nel periodo in cui venne girato il film di Wilder, tra l'estate del
1954 e i primi mesi del 1955, Monroe rifiutò alcuni ruoli minori in
pellicole come
L'altalena di velluto rosso (
Girl in the Red Velvet Swing) e
Scandalo al collegio (
How to Be Very, Very Popular).
[123]
Monroe firma l'atto di divorzio con DiMaggio alla presenza dell'avvocato
Jerry Giesler il 27 ottobre
1954.
Nonostante fosse oramai una
star del cinema, Marilyn era stanca dei ruoli da
dumb blonde che Zanuck le affidava; quando
Jayne Mansfield e
Sheree North non raccolsero i successi di pubblico attesi, Zanuck, colpito anche dal notevole successo di
Quando la moglie è in vacanza,
decise di cedere alle richieste della Monroe. Il nuovo contratto che
Marilyn stipulò le lasciava maggior margine creativo, il diritto di
approvazione del regista e la possibilità di fare un film all'anno con
case di produzione diverse dalla Fox, che si assicurò l'attrice per
quattro film da girare in sette anni.
[124] Anche se il contratto fra le due parti fu inizialmente proposto ad agosto,
[125] questo venne firmato solo il 31 dicembre
1955,
prevedendo un compenso di 100.000 dollari a film, oltre una ulteriore
quota in base ai guadagni, e un rimborso di 142.000 dollari per i film
passati.
[126]
Dopo il matrimonio con DiMaggio, fu per un breve periodo l'amante di
Frank Sinatra.
[121] Dopo aver preso alcune lezioni di recitazione da
Constance Collier,
[127] nel marzo 1955 si trasferì a
New York per studiare all'
Actor's Studio, con
Lee e
Paula Strasberg, conosciuta sul set di
Follie dell'anno.
[124]
Si racconta che proprio per la frequentazione dei Strasberg perse
sicurezza in sé stessa, cominciando a sottoporsi a sedute di
psicoanalisi.
[128] Il mese successivo, grazie a Collier, conobbe
Greta Garbo;
[129][130] per via di questo rapporto, l'
FBI aprì un fascicolo chiamato
Love story Marilyn-Greta.
[131] Nel mese di maggio, Monroe cominciò a uscire con il commediografo
Arthur Miller, conosciuto ai tempi del film
L'affascinante bugiardo.
[132]
Durante tutto l'anno trascorso presso l'Actors Studio, Monroe cercò di
attenuare la sua paura del palcoscenico, stringendo amicizia con
Kevin McCarthy e
Eli Wallach. Quando Strasberg sentì che Monroe era pronta per recitare davanti ai suoi coetanei, Monroe e
Maureen Stapleton scelsero una scena presa dall'
Anna Christie di
Eugene O'Neill;
nonostante, nel corso della prova, avesse vacillato, recitò le sue
battute senza dimenticare il copione, stupendo per le doti
interpretative i presenti.
[133] Si dedicò poi al servizio fotografico di
Cecil Beaton presso l'Ambassador Hotel di New York.
[134] Cercò poi l'anonimato viaggiando con il nome di Zelda Zonk prima nel
Connecticut e poi a New York all'
Hotel Waldorf-Astoria.
[135] Nel mese di settembre Grace McKee, la tutrice di Monroe, si suicidò ingerendo un quantitativo letale di barbiturici.
[136]
Murray e Monroe in una scena del film
Monroe tornò a recitare con
Fermata d'autobus, il primo lavoro successivo al nuovo contratto, tratto da due opere teatrali di
William Inge, per la regia di
Joshua Logan. Il film venne girato nei mesi di maggio e giugno a
Phoenix; a causa del maltempo e per il pesante trucco usato dall'attrice, Marilyn ebbe diversi problemi di salute,
[137] venendo in seguito ricoverata in ospedale con una diagnosi di
bronchite acuta.
[138]
Poco prima di cominciare le riprese, Monroe aveva rescisso il contatto
con Natasha Lytess, sostituendola con Paula Strasberg, che divenne una
presenza costante nella carriera successiva dell'attrice.
[139] Marilyn ebbe per questa pellicola una nomination al
Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale, premio poi andato a
Deborah Kerr per
Il Re ed io; il
critico cinematografico del
Time Bosley Crowther gridò alla sorpresa affermando che finalmente Monroe dimostrava di essere un'attrice;
[140] della stessa opinione era il giornalista del
The Saturday Review Arthur Knight, dichiarando, chiamandola "artista", che erano finiti i tempi in cui si pensava che fosse solo un corpo.
[141] Il 23 febbraio
1956 il nome Marilyn Monroe divenne il suo nome legale.
[9] Il 14 maggio apparve per la prima volta sulla copertina del
Time; Marilyn venne ingaggiata da
Richard Avedon per un servizio fotografico, in cui prese le parti di
Lillian Russell,
Theda Bara,
Clara Bow,
Jean Harlow e
Marlene Dietrich.
Il 29 giugno 1956 Monroe si sposò con Arthur Miller;
[132] nello stesso periodo, si convertì all'
ebraismo, motivo per cui i suoi film vennero proibiti in
Egitto e
Siria.
[142][143] Dopo due settimane di luna di miele in
Giamaica, nel novembre 1956 Marilyn decise di vivere nel ranch del marito a
Roxbury nel Connecticut.
[144] Nel
1957, fondò con il fotografo
Milton H. Greene una sua società di produzione, la
Marilyn Monroe Production, il cui unico film prodotto fu
Il principe e la ballerina (
The Prince and the Showgirl) di
Laurence Olivier.
[145]
Prima delle riprese, Olivier elogiò l'attrice; commentando il cast una
volta finito di girare il film, disse "Marilyn era quasi meravigliosa,
la migliore di tutti".
[146]
L'interpretazione della Monroe venne apprezzata anche dalla critica; il
13 maggio Monroe ritirò all'istituto di Cultura Italiana di New York
dalle mani di
Anna Magnani il
David di Donatello per la
migliore attrice straniera.
[147][148] Dopo che venne tolta la carica di vicepresidente della
casa di produzione cinematografica
a Greene, considerato anche il deteriorasi dei rapporti fra i due,
dovuti in parte ad Arthur Miller, la società non produsse altri film
anche se non venne chiusa subito. Marilyn voleva un figlio da Miller, ma
durante il loro rapporto ebbe alcuni
aborti.
[101]
Numerosi biografi hanno indagato sul reale numero di interruzioni di
gravidanza avute dall'attrice; il numero non è univoco, in quanto spesso
ricorse a cliniche illegali, tuttavia, secondo Sarah Bartlett
Churchwell, Monroe ebbe circa dodici aborti,
[149]
mentre la stessa Marilyn disse di aver avuto quattordici interruzioni
di gravidanza. Il notevole numero di questi interventi è in parte dovuto
all'
endometriosi di cui soffriva. Sicuramente, nel corso della sua vita ebbe una
gravidanza ectopica, un aborto spontaneo e uno volontario.
[150][151]
Dal 4 agosto al 6 novembre
1958 girò, insieme a
Jack Lemmon e a
Tony Curtis,
A qualcuno piace caldo (
Some Like It Hot), uno dei suoi film di maggior successo.
[152] Billy Wilder era il regista del film e, anche se l'altro film che girò con lei,
Quando la moglie è in vacanza,
ebbe un notevole successo commerciale, aveva esplicitamente detto che
mai più avrebbe lavorato con lei, per le sue paura di recitare, i suoi
ritardi e per il fatto che non riusciva a ricordarsi le battute del
copione.
[153]
Monroe, che aveva da poco superato il trauma dell'aborto e voleva
tornare a recitare, cercò allora di convincerlo, scrivendogli in una
lettera in cui vi era scritto che avrebbe gradito molto lavorare ancora
con lui. Monroe accettò l'idea di girare la pellicola in bianco e nero e
Wilder accettò di lavorare nuovamente con lei.
[154]
Durante le riprese ebbe dei problemi nel riuscire ad addormentarsi e,
dopo aver ingurgitato delle pillole in eccesso, venne portata al
Cedars of Lebanon Hospital per un controllo.
[155] Nel mese di dicembre, poco dopo la conclusione delle riprese, una gravidanza si concluse con un aborto spontaneo.
[156] A qualcuno piace caldo fu un successo e venne acclamato sia dal pubblico sia dalla critica, ricevendo sei nomination ai
Premi Oscar del 1960. Lo stesso Wilder ha definito il film "il suo più grande successo";
[157]
parlando delle riprese disse "lavorare con Marilyn era così difficile
perché era del tutto imprevedibile", definendola poi un "genio assoluto
come attrice comica".
[158] Per questo film, Monroe vinse il
Golden Globe come
migliore attrice in un film commedia o musicale, superando attrici come
Doris Day in
Il letto racconta e
Shirley MacLaine in
Tutte le ragazze lo sanno. Durante il ritiro del premio, consegnatogli da
Rock Hudson, era evidente il suo stato di ebbrezza,
[159] tanto che vennero censurati gli interventi dell'attrice durante la premiazione.
[160]
Per rispettare il contratto con la Fox, che prevedeva per lei quattro film, accettò di apparire in
Facciamo l'amore (
Let's Make Love), diretto da
George Cukor.
[161] Il soggetto era inizialmente frutto di
Norman Krasna ma venne riscritto in parte da Arthur Miller;
[162] il nuovo copione non venne apprezzato dai vari attori scelti per recitare la parte del protagonista, per cui
Cary Grant,
Yul Brinner,
Rock Hudson,
Charlton Heston e
Gregory Peck rifiutarono tutti di girare il film. Il ruolo venne poi affidato a
Yves Montand; quando Miller e
Simone Signoret, moglie dell'attore, si recarono entrambi in
Europa per motivi di lavori, i due cominciarono una breve relazione, che si concluse quando Montand rifiutò di lasciare Signoret.
[163]
Monroe smentì pubblicamente un suo rapporto con l'attore
italo-francese; in quei tempi, nonostante vi fosse una diversità di
vedute inconciliabile e avesse probabilmente cominciato un rapporto con
J.F. Kennedy, era ancora sposata con Miller.
[164] Il film non ebbe il successo della critica e del pubblico dei precedenti film.
[165]
In questo periodo, la salute di Monroe peggiorò e lei cominciò a vedere uno psichiatra di Los Angeles, il dottor
Ralph Greenson; spesso si lamentava di soffrire di
insonnia,
e, secondo Greenson, ingeriva un'eccessiva dose di farmaci, progredendo
verso la dipendenza da essi, notando però che poteva rinunciare ai
farmaci per periodi prolungati senza subire alcuna crisi di astinenza.
[166]
Secondo Greenson, questo stato psicologico era dovuto al deteriorarsi
del rapporto tra Miller e Monroe, che era particolarmente insofferente
verso il marito. Greenson ha dichiarato che il suo obiettivo principale
era quello di imporre una drastica riduzione nell'assunzione di farmaci.
[167]
Nel luglio del
1960, sotto il caldo del deserto del Nevada, cominciarono le riprese de
Gli spostati (
The Misfits), diretto da
John Huston, con
Clark Gable,
Montgomery Clift,
Eli Wallach e
Thelma Ritter;
[168] Miller scrisse la sceneggiatura del film come regalo di
San Valentino
per Monroe, contenente un ruolo scritto appositamente per l'attrice,
tuttavia, quando cominciarono le riprese, i due si erano già lasciati.
L'11 novembre vi fu la separazione ufficiale della coppia
[169] e Marilyn ottenne il divorzio a
Ciudad Juárez in
Messico il 24 gennaio
1961.
[170]
Monroe era spesso malata e, lontano dall'influenza del dottor Greenson,
aveva ripreso il consumo di sonniferi e di alcool; nel mese di agosto,
tornò a Los Angeles dove venne ricoverata per dieci giorni in ospedale
e, anche se non sono mai stati divulgati i motivi di questo ricovero, i
giornali dell'epoca riportarono che era stata vicino alla morte.
[171]
Tornata sul set, riuscì a completare il film; il ritardo di Marilyn
alle scene era mal visto dal resto del cast, in particolare da Gable,
che morirà pochi giorni dopo la fine delle riprese.
[172] Questo fu anche l'ultimo film completato da Marilyn Monroe.
[173] La vedova di Gable, Kay, disse che lo stato di "eterna attesa" sul set de
Gli spostati
aveva contribuito alla morte dell'attore. Quando i giornalisti chiesero
a Monroe se si sentiva in colpa per la morte di Gable, lei si rifiutò
di rispondere, ma privatamente espresse il suo rammarico per il
trattamento che ebbe nei confronti dell'attore durante le riprese.
[174]
Il film, che divenne un classico del cinema del XX secolo, ricevette
recensioni contrastanti, senza diventare un successo commerciale, anche
se alcuni come Kate Cameron del
New York Daily News elogiarono le interpretazioni di Monroe e Gable.
[175]
Gli ultimi anni
Nei mesi successivi, la dipendenza da alcol e da psicofarmaci della Monroe cominciò a minare la sua salute.
[176] Il 7 febbraio
1961, Marilyn, sempre più spesso preda di turbe psichiche, si recò volontariamente sotto il falso nome di Faye Miller al
Payne Whitney Psychiatric Clinic, l'ospedale psichiatrico di New York;
[177] quando la permanenza nella casa di cura divenne per l'attrice una sorta di detenzione,
[178] l'ex marito Joe DiMaggio riuscì a farla uscire e a trasferirla al
Columbian Presbyterian.
Le fonti sono discordanti sul modo in cui lo sportivo riuscì a farla
uscire dall'istituto; secondo alcune i due uscirono di nascosto dalla
cantina,
[179] per altre riuscì semplicemente a farla trasferire nell'altra clinica,
[178]
mentre altre ancora sostengono che, dopo aver trascorso tre giorni alla
Payne Whitney, venne trasferita alla Columbian per tre settimane dove
giunse DiMaggio.
[180] In ogni caso, dopo che fu dimessa, raggiunse DiMaggio in
Florida. A maggio dello stesso anno subì poi un intervento chirurgico per correggere un blocco alle
tube di Falloppio;
[181] nel mese di giugno venne poi operata per
calcoli alla cistifellea al Polyclinic Hospital di New York.
[182] L'11 luglio venne dimessa, venendo colpita da un microfono durante l'assalto dei giornalisti.
[160] Questi diversi interventi e le sue dipendenze non le permisero di girare alcun film per tutto il
1961.
[183]
Frank Sinatra nel gennaio
1962 lasciò definitivamente Marilyn,
annunciando il proprio matrimonio con
Juliet Prowse,
[184]
mancando alla promessa fattale tempo addietro di sposarsi con lei e,
nello stesso periodo, l'ex marito Miller convolò a nuove nozze con
Inge Morath; Marilyn, sempre più provata emotivamente da queste notizie, dimagrì perdendo sette chili. Comprò una villa a
Brentwood per 90.000 dollari, in cui si trasferì nel mese di febbraio;
[185] l'abitazione era situata nella West Los Angeles, al 12305 di Fifth Helena Drive.
[186][6] Il 5 marzo ricevette, durante i
Golden Globe 1962, il suo secondo
Henrietta Award.
[116] Il 23 aprile, a distanza di 14 mesi dal suo ultimo ricovero nella clinica newyorchese,
[187] cominciarono le riprese del film
Something's Got to Give, diretto da
George Cukor con
Dean Martin e
Cyd Charisse; questo, che doveva essere il terzo dei quattro film promessi alla Fox, era un rifacimento di
Le mie due mogli.
Il film doveva cominciare a gennaio, ma per conciliare il riposo e la
riabilitazione dell'attrice, la troupe cominciò a lavorare solo alcuni
mesi più tardi. All'inizio delle riprese Marilyn si ammalò, tornando 5
giorni dopo, il 30 aprile, non essendo però ancora in condizione di
girare le scene;
[188] soffriva infatti di
febbre alta e di frequenti
sinusiti e si rifiutava di recitare se il resto del cast non era in ottime condizioni di salute.
Il 19 maggio al
Madison Square Garden, durante i festeggiamenti per il compleanno del
presidente John Fitzgerald Kennedy,
[189] cantò davanti a circa 15.000 persone
Happy Birthday, Mr. President, indossando un
abito color carne;
[190] al termine fece un breve discorso e continuò cantando
Thanks for the Memories di
Bob Hope.
Il presidente la ringraziò dicendo "Adesso, dopo aver ascoltato degli
auguri così dolci, posso anche ritirarmi dalla politica".
[191] Le fonti non concordano sul primo incontro fra l'attrice e JFK; secondo il giornalista
Jean Marcilly,
grazie alle confessioni fatte a lui dalla stessa Marilyn, in un periodo
in cui la diva viveva un momento particolarmente difficile con Miller,
avendo da poco abortito, la donna chiese per tranquillizzarsi, con
Frank Sinatra che le fece da intermediario, un incontro con il senatore che la rassicurò.
[192] Altri invece riferiscono che fu grazie a uno degli agenti avuti dall'attrice,
Charles Feldman,
che nel 1954 in una festa a casa sua i due si conobbero; fu una
semplice presentazione informale, ma i due si incontrarono nuovamente a
casa di
Peter Lawford nel 1957,
[193] grazie al quale i due poterono incontrarsi ripetutamente negli anni successivi.
[194][195] Della relazione con il presidente si era confidata anche con il giornalista
Sidney Skolsky.
[196] In seguito Kennedy prese le distanze dall'attrice; quando Marilyn Monroe gli regalò un rolex d'oro con incisa la frase «
Jack, with love as always from Marilyn, May 29th 1962» ("Jack, con amore come sempre da Marilyn, 29 maggio 1962") l'orologio venne donato a un dipendente.
[197]
Marilyn frequentò anche
Robert Kennedy,
il fratello del presidente, e fu il suo ultimo amante; i due si erano
probabilmente conosciuti quando John Kennedy si era deciso a non
frequentare più l'attrice.
[198][199] Le fonti dicono che aveva anche inizialmente promesso di sposarla
[200] e che Marilyn andava in giro dicendo ai suoi amici che sarebbe diventata moglie di un uomo molto importante.
[198][201] I biografi concordano nel dire che a quei tempi, durante le riprese di
Something's Got to Give,
Marilyn affermava di essere incinta; non conosceva però l'identità del
padre del bambino, ma si presume che il figlio potesse essere di Bob
Kennedy.
[202] Abortì poche settimane dopo, il 20 luglio, presso la Cedars of Lebanon.
[203] Agnes Flanagan disse che Marilyn aveva però abortito con ogni probabilità nel Messico poche settimane dopo;
[204][205] tali testimonianze trovano conferma nelle indagini condotte da
Fred Otash che giunse alla conclusione che abortì con l'aiuto di un medico statunitense che la seguì oltre confine.
[206] Alcuni biografi ritengono che venne costretta ad abortire, in quanto si ipotizzava che il padre del bambino fosse Bob Kennedy.
[198]
Il 1 maggio Monroe tornò poi sul set di
Something's Got to Give
e il 23 maggio girò una sequenza in cui appare nuda in una piscina,
rimanendo nell'acqua per ore e peggiorando così il suo stato di salute;
[207]
commentando che voleva "spingere Liz Taylor fuori le copertine delle
riviste", diede il permesso per far pubblicare dalla rivista
Life diverse fotografie in cui si mostrava parzialmente nuda.
[208] Alla fine del mese si assentò nuovamente dalle scene per motivi di salute;
[209][210]
per le continue assenze, che le hanno permesso di essere sul set solo
12 giorni su 35, l'8 giugno Monroe venne licenziata e la 20th Century
Fox intentò contro di lei una causa da mezzo milione di dollari.
[211][212]
Fece poi dei servizi fotografici con
George Barris, che rifiutò per molti anni di permetterne la pubblicazione, scattando anche alcune foto di nudo, e con
Bert Stern per
Vogue; per quest'ultimo, durante i tre giorni di lavoro all'
hotel Bel-Air di Hollywood, scattò in totale 2.571 foto.
[213][214] Il lavoro completo verrà poi pubblicato nel libro
The Last Sitting.
La questione legale con la 20th Century Fox si era risolta il 1
agosto e le venne rinnovato il contratto, prevedendo un milione di
dollari per altri due film. Venne inoltre previsto di ricominciare in
autunno le riprese di
Something's Got to Give. Vi era inoltre la
possibilità di firmare un contratto con una casa di produzione italiana
del valore di 10 milioni di dollari per quattro film, dei quali sarebbe
stata regista, sceneggiatrice e attrice.
[215] Ad
Allan Snyder,
che la incontrò alla fine di luglio, Marilyn confessò di essere
soddisfatta per le opportunità che aveva sua disposizione, di non essere
"mai stata meglio" e di "essere di ottimo umore".
[216] Il 4 agosto incontrò Ralph Greenson, il suo
psichiatra personale.
La morte e gli sviluppi successivi
Marilyn Monroe è stata trovata morta nella camera da letto della sua casa di
Brentwood, a
Los Angeles,
il 5 agosto 1962, all'età di trentasei anni. Il cadavere di Marilyn,
che era privo di vestiti e con in mano la cornetta del telefono, fu
scoperto da Ralph Greenson, che era stato urgentemente chiamato alle
3.30 dalla governante dell'attrice, Eunice Murray, che si era
preoccupata perché non riusciva a entrare nella camera di Marilyn;
[217]
la porta era chiusa da dentro e, nonostante vedesse la luce accesa, non
sentiva alcun rumore e nessuno rispondeva alle sue domande. La chiamata
alla polizia per denunciare il fatto è pervenuta alle 4:25 ora locale,
come da successivi accertamenti telefonici.
[218]
Alcuni biografi ritengono però che siano trascorse cinque ore dal
momento del decesso a quando vennero avvisate le autorità; in questo
lasso di tempo, Marilyn sarebbe stata portata all'
Saint John's Health Center di
Santa Monica, ma l'ospedale rifiutò di accettare il caso per l'eccessiva notorietà della vittima. Un'indagine formale nel
1982 del procuratore generale della contea di Los Angeles si concluse senza nessuna credibile evidenza di un complotto.
Secondo il dottor Thomas Noguchi, che eseguì l'
autopsia, la morte di Marilyn era con "alta probabilità" un suicidio, dovuta a un'
overdose di
barbiturici;
[6] nel corpo dell'attrice trovò 8 milligrammi di
idrato di cloralio e 4,5 milligrammi di
Pentobarbital per 100 millilitri di sangue.
[219]
L'incerta ricostruzione degli eventi di quella notte, la presenza non
confermata di Bob Kennedy nella casa dell'attrice la sera prima della
sua morte e alcune incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni e nel
referto autoptico hanno dato adito a molteplici interpretazioni sugli
eventi di quella notte e sulle cause della scomparsa dell'attrice.
[220]
Tra le varie versioni formulate, venne ipotizzata la complicità dei
Kennedy, che vedevano in Monroe, che si era detta pronta a confessare le
loro relazioni con lei,
[198] una minaccia per la loro carriera politica oppure una vendetta della
mafia americana nei confronti della famiglia Kennedy per alcune promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute.
[221]
Joe DiMaggio
organizzò, insieme a Inez Melson, amministratrice dei beni di Marilyn e
tutrice della madre dell'attrice, il funerale, occupandosi delle spese;
la cerimonia si tenne al
Westwood Memorial Park l'8 agosto 1962. Tra le 31 persone tra parenti e amici che presenziarono al funerale, vi furono
Robert Slatzer
(a cui non fu concesso vederne la salma), Greenson con la famiglia,
Murray e Newcomb, che però stavano in disparte; non furono presenti
invece Dougherty e Miller, gli altri ex-mariti. La madre Gladys, già
colpita dalla
schizofrenia, malattia che la rese incapace di ricordare la figlia, non prese parte al funerale.
[222] La cerimonia venne celebrata da A.J. Soldancon, con le note di
Over the Rainbow; l'orazione funebre doveva essere letta dal poeta
Carl Sandburg, ma non gli fu permesso di partecipare e venne sostituito da
Lee Strasberg.
[223] La bara era di
bronzo massiccio ed era stata foderata con un tessuto di
seta color champagne.
[224] L'attrice, durante il funerale di
Constance Collier nel 1955, aveva confidato a
Truman Capote che avrebbe voluto che le sue
ceneri fossero disperse nelle
onde del mare.
[225][226]
Marilyn Monroe è sepolta in un loculo presso il
Westwood Village Memorial Park Cemetery;
l'attrice aveva fatto seppellire lì anche Grace Goddard, perché vi era
sepolta anche la zia di Grace, che si prese cura di Norma Jeane per un
breve periodo. Rimanendo fedele a una promessa fatta a Monroe,
Whitey Snyder,
il suo visagista personale, truccò il cadavere per la cerimonia; anche
Pearl Porterfield, la costumista Marjorie Plecher e la parrucchiera
Agnes Flanagan si occuparono del corpo dell'attrice, mettendole sulla testa la parrucca bionda che aveva portato nel film
Gli spostati e vestendola con un abito verde di
Emilio Pucci.
[227] Hugh Hefner
ha poi acquistato una tomba accanto a quella di Marilyn per 85.000
dollari, mentre l'altra tomba adiacente è stata venduta per 125.000
dollari. L'ex marito,
Joe Di Maggio,
nei primi tempi dopo la morte di Marilyn, portò personalmente una volta
a settimana un mazzo di rose rosse sulla tomba dell'attrice; in
seguito, sino al 1982 li fece recapitare da un fioraio, ma solo in
ricorrenza del compleanno.
[228] Diversamente farà Slatzer che deporrà per tutta la vita delle rose bianche sulla tomba.
[228]
Nel suo
testamento dispose 10.000 dollari per
Bernice Miracle; 5.000 dollari per
Norman e Hedda Rosten (poi devoluti in favore della figlia, Patricia); 2.500 dollari ogni anno per Xénia Karlovna Ziller,
vedova di
Michael Chekhov; 5.000 dollari ogni anno a
Gladys Baker;
10.000 dollari a cui si aggiunse un 25% del bilancio a May Reis, la sua
segretaria; 25% del bilancio, che avrebbe dovuto donare a un ente di
sua scelta a
Marianne Kris; 50% del bilancio a cui si aggiungevano beni personali a
Lee Strasberg.
[229] La seconda moglie di Lee Strasberg,
Anna, ricavò molto dai beni dell'attrice e curò il Marilyn Monroe Theater e il Marilyn Monroe Museum.
[230] Anna Freud creò la
Hampstead Child-Therapy Clinic con sede a
Londra,
che fu l'ente beneficiario scelto da Kris per versare la percentuale
indicata nel testamento; tale società venne anche riconosciuta come
«legataria principale» dei diritti dovuti all'immagine dell'attrice,
[231] ricavando circa un milione e mezzo di dollari all'anno per diversi anni.
[232] Nell'ottobre 1962, Inez Melson, con il suo legale Allen Stein, impugnò il testamento,
[233]
volendo dimostrare che lo scritto era stato redatto sotto l'influenza
di Marianne Kris. Il procuratore di New York considerò comunque valido
il testamento.
[234]
Marilyn aveva diversi progetti per il futuro: nel
1954
aveva acquistato i diritti per la trasposizione cinematografica della
vita della Harlow, avrebbe dovuto partecipare alla commedia dal titolo
This God Business e voleva portare in scena
Un tram che si chiama Desiderio di
Tennesse Williams, volendo interpretare il ruolo di Blanche DuBois
[235] Stava inoltre discutendo per ottenere i ruoli da protagonista di
Irma la dolce, di
La signora e i suoi mariti e di
Baciami, stupido.
[216]
Dopo la sua improvvisa scomparsa, il suo ruolo in
Something's got to give venne affidato a
Doris Day e la pellicola uscì nel
1963 con il titolo
Fammi posto tesoro (
Move Over Darling).
[236].
Molti anni dopo, nel
1999,
vennero recuperati dagli archivi della Fox gli oltre 500 minuti di
girato per quella che avrebbe dovuto essere la versione originale del
lungometraggio, ovverosia l'ultimo film con Marilyn Monroe, anche se
incompiuto. Le bobine originali vennero opportunamente visionate e
restaurate, per poi confluire in un inedito montaggio di 37 minuti,
uscito su VHS: uno straordinario documento che raccoglie quelle che
restano in assoluto tra le più belle immagini di Marilyn.
Filmografia
- The Shocking Miss Pilgrim, non accreditata, regia di George Seaton (1947)
- I verdi pascoli del Wyoming, non accreditata, regia di Louis King (1948)
- You Were Meant for Me, non accreditata, regia di Lloyd Bacon (1948)
- Dangerous Years, regia Arthur Pierson (1948)
- Scudda Hoo! Scudda Hay!, regia di F. Hugh Herbert (1948)
- Orchidea bionda (Ladies of the Chorus), regia di Phil Karlson (1948)
- Una notte sui tetti (Love Happy), regia di David Miller e, non accreditato, Leo McCarey (1950)
- La figlia dello sceriffo (A Ticket to Tomahawk), regia di Richard Sale (1950)
- Giungla d'asfalto (The Asphalt Jungle), regia di John Huston (1950)
- Eva contro Eva (All About Eve), regia di Joseph L. Mankiewicz (1950)
- Lo spaccone vagabondo (The Fireball), regia di Tay Garnett (1950)
- Il messicano (Right Cross), non accreditata, regia di John Sturges (1950)
- Home Town Story, regia di Arthur Pierson (1951)
- L'affascinante bugiardo (As Young as You Feel), regia di Harmon Jones (1951)
- Le memorie di un dongiovanni (Love Nest), regia di Joseph M. Newman (1951)
- Mia moglie si sposa (Let's Make It Legal), regia di Richard Sale (1951)
- La confessione della signora Doyle (Clash by Night), regia di Fritz Lang (1952)
- Matrimoni a sorpresa (We're Not Married!), regia di Edmund Goulding (1952)
- La tua bocca brucia (Don't Bother to Knock), regia di Roy Ward Baker (1952)
- Il magnifico scherzo (Monkey Business), regia di Howard Hawks (1952)
- Il poliziotto e il salmo (The Cop and the Anthem), episodio di La giostra umana (O. Henry's Full House), regia di Henry Koster (1952)
- Niagara, regia di Henry Hathaway (1953)
- Gli uomini preferiscono le bionde (Gentlemen Prefer Blondes), regia di Howard Hawks (1953)
- Come sposare un milionario (How to Marry a Millionaire), regia di Jean Negulesco (1953)
- La magnifica preda (River of No Return), regia di Otto Preminger e, non accreditato, Jean Negulesco (1954)
- Follie dell'anno (There's No Business Like Show Business), regia di Walter Lang (1954)
- Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itch), regia di Billy Wilder (1955)
- Fermata d'autobus (Bus Stop), regia di Joshua Logan (1956)
- Il principe e la ballerina (The Prince and the Showgirl), regia di Laurence Olivier (1957)
- A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot), regia di Billy Wilder (1959)
- Facciamo l'amore (Let's Make Love), regia di George Cukor (1960)
- Gli spostati (The Misfits), regia di John Huston (1961)
- Something's Got to Give - incompleto, regia di George Cukor (1962)
Film e documentari su Marilyn Monroe (lista parziale)
Premi e candidature
Nel
1999 è stata proclamata dall'
American Film Institute la sesta più grande attrice della storia del cinema.
[237] Diamonds Are a Girl's Best Friend si è classificata inoltre al dodicesimo posto nella
lista delle migliori canzoni statunitensi per film.
[238] Dal
1960 Marilyn Monroe ha una stella presso la
Hollywood Walk of Fame, al 6774 di Hollywood Blvd.
[239]
- Golden Globe
- BAFTA
- David di Donatello
- David di Donatello per la migliore attrice straniera 1958 - Vinto[116]
- Laurel Awards
- Golden Laurel 1958 per la migliore star femminile - Nomination (14º posto)[116]
- Golden Laurel 1958 per la miglior attrice in un film commedia per Il principe e la ballerina - Nomination (4º posto)[116]
- Golden Laurel 1959 per la migliore star femminile - Nomination (6º posto)[116]
- Golden Laurel 1960 per la migliore star femminile - Nomination (6º posto)[116]
- Golden Laurel 1960 per la miglior attrice in un film commedia per A qualcuno piace caldo - Nomination (2º posto)[116]
- Golden Laurel 1961 per la migliore star femminile - Nomination (10º posto)[116]
- Golden Laurel 1962 per la migliore star femminile - Nomination (10º posto)[116]
Brani musicali
Andy Warhol, Marilyn Monroe
Marilyn Monroe nella cultura popolare
Nella cultura popolare, oltre che nell'immaginario collettivo,
l'immagine dell'attrice ha rappresentato una fonte di ispirazione per
molte opere cinematografiche, artistiche e musicali. Tra i numerosi
artisti che hanno utilizzato il volto o il corpo dell'attrice vi sono
Christo (
Wrapped Magazine Marilyn),
Salvador Dalí (
Twenty-five Colored Marilyns e
Mao Monroe),
Willem de Kooning (
Marilyn Monroe),
Richard Hamilton (
My Marilyn),
Mimmo Rotella Marilyn Monroe,
Wolf Vostell Marilyn Monroe,
[248] Mel Ramos Peek-a-boo Marilyn,
Keith Haring (
Marilyn Monroe),
[249] Gottfried Helnwein (
Boulevard of Broken Dreams e
Marilyn),
Robert Indiana (
The Metamorphosis of Norma Jean,
Marilyn, Marilyn e
Sunburst Marilyn),
David LaChapelle (
Amanda Lepore as Andy Warhol's Marilyn),
James Rosenquist (
Marilyn Monroe I) e
Andy Warhol (
Marilyn Diptych).
[250]
Anche la
letteratura è stata influenzata dalla biografia della Monroe; tra i testi che trattano dell'attrice vi sono
Polaroids from the Dead di
Douglas Coupland,
Of Women and Their Elegance di
Norman Mailer,
Blonde e
Three Girls di
Joyce Carol Oates e
Marilyn's Daughter di
John Rechy, mentre, nella poesia vi sono opere quali
You Remind Me of Marilyn Monroe di
Steven Berkoff,
Marilyn Monroe di
Ernesto Cardenal e
Love and Marilyn Monroe di
Delmore Schwartz.
[251]
In campo musicale, vi sono numerosi brani che trattano dell'attrice, tra cui
The Jean Genie di
David Bowie,
Photograph dei
Def Leppard,
Candle in the Wind di
Elton John,
The Second Time Around di
Sammy Cahn,
Captain Crash & the Beauty Queen From Mars dei
Bon Jovi,
Tabloid Junkie di
Michael Jackson,
Hollywood di
Jay-Z,
We Didn't Start the Fire di
Billy Joel,
I'm Gonna be Alright di
Jennifer Lopez,
Vogue di
Madonna,
Who Killed Marilyn? dei
The Misfits,
The Actor di
Robbie Williams,
She Takes Her Clothes Off degli
Stereophonics,
Celluloid Heroes dei
The Kinks,
The Lady is a Vamp delle
Spice Girls,
Jitterbug Boy e
A Sweet Little Bullet From a Pretty Blue Gun di
Tom Waits, e
Marilyn Monroe di
Nicki Minaj.
[252]
Nel cinema
Diversi film sono usciti ispirandosi direttamente o indirettamente
alla persona e alla vita di Marilyn Monroe. Quando l'attrice era in
vita, il film
La divina del 1958, scritto da
Paddy Chayesky, si ispirava proprio alla vita dell'attrice che dalla povertà otterrà la ricchezza al prezzo della felicità.
[142] Tra le altre pellicole che trattano delle vicende dell'attrice vi sono
Tommy,
La signora in bianco,
Norma Jean & Marilyn,
Rat Pack - Da Hollywood a Washington,
Blonde,
James Dean - La storia vera,
Wonder Boys,
Mister Lonely,
Io & Marilyn,
The Kennedys,
Marilyn e
Smash.
[253] Piccoli elementi direttamente riconducibili all'attrice sono spesso presenti anche in altri film come in
L'appartamento,
Pulp Fiction,
Le ali della libertà,
L.A. Confidential e
Una settimana da Dio.
[253] Numerose sono anche le attrici e le cantanti che hanno posato per riviste e pubblicità imitando Monroe, come
Drew Barrymore,
Cindy Crawford,
Heather Locklear,
Daryl Hannah,
Paris Hilton,
Nicole Kidman,
Jennifer Lopez,
Lindsay Lohan,
Anna Nicole Smith,
Madonna e
Britney Spears.
[254]
Doppiatrici italiane
Nelle versioni in
italiano dei suoi film, Marilyn Monroe ha avuto come prima
doppiatrice ufficiale la coetanea
Miranda Bonansea che l'ha doppiata nei suoi film della prima metà degli
anni cinquanta.
[255] Nel periodo
1953-
1954, la sua voce si alterna con quella di
Rosetta Calavetta la quale a partire dal
1955
prende definitivamente il posto della Bonansea diventando così la nuova
e più nota doppiatrice italiana ufficiale. La voce della Calavetta in
realtà segna un ritorno perché aveva già doppiato Marilyn nel suo primo
film da protagonista cioè
Orchidea bionda (
1948) e anche ne
La confessione della signora Doyle (
1952).
[256] In
Eva contro Eva (
1950) invece Marilyn è stata doppiata da
Zoe Incrocci perché sia Calavetta sia Bonansea erano impegnate su altre attrici nello stesso film.
[257] Questo l'elenco completo:
- Rosetta Calavetta in: Orchidea
bionda, La confessione della signora Doyle, Niagara, Come sposare un
milionario, La magnifica preda, Quando la moglie è in vacanza, Fermata
d'autobus, Il principe e la ballerina, A qualcuno piace caldo, Facciamo
l'amore, Gli spostati[255]
- Miranda Bonansea in: La figlia dello sceriffo, Giungla d'asfalto, Le memorie di un dongiovanni, Mia moglie si sposa, Matrimoni a sorpresa, La tua bocca brucia, Il magnifico scherzo, Gli uomini preferiscono le bionde, Follie dell'anno[256]
- Zoe Incrocci in: Eva contro Eva[257]