Di Valentina Nappi da http://www.valentinanappi.com
È logico preporre alcune considerazioni sul problema della disparità
di genere circa le possibilità concrete di praticare con facilità sesso
occasionale quando lo si desidera.
Le argomentazioni sono basate su osservazioni estremamente semplici.
Per introdurre la questione, prendiamo in considerazione un esperimento giocoso:
Una ragazza carina chiede a cento ragazzi a caso in strada di sesso con lei; risultato:
57 SÌ
43 NO
Quasi un 60% di SÌ.
Nonostante il carattere sospetto di una richiesta del genere,
la maggioranza ha accettato.
Consideriamo invece il caso omologo:
UN RAGAZZO CHIEDE DI FARE SESSO A TUTTE
Un ragazzo bellissimo (vincitore del concorso Il più bello d’Italia) chiede a cento ragazze di fare sesso con lui; risultato:
0 SÌ
2 risposte ambigue
98 NO
Praticamente 100% NO.
La richiesta, benché visibilmente percepita in media come meno implausibile rispetto all’esperimento omologo,
non riceve praticamente alcuna risposta positiva.
Chiaramente si potrebbero ravvisare problemi metodologici. Ovviamente
non si tratta di un lavoro scientifico. Non voleva essere un lavoro
scientifico.
Ma
chiunque sia dotato/a di un minimo di onestà intellettuale non può non riconoscere che
nella ricerca di partner per sesso occasionale, una ragazza
che cerca ragazzi ha vita più facile rispetto a un ragazzo che cerca
ragazze.
Si può discutere sulle cause, ma non sul fatto che tale disparità ci sia. Tale disparità,
tale asimmetria, c’è.
Chi pensa che vi sia una situazione di
perfetta simmetria è disonesto/a.
È irrilevante che in alcuni particolari contesti e situazioni una quasi-simmetria vi sia. Mediamente non c’è.
Qualcuno/a potrà affermare che la situazione di non perfetta simmetria
- non è un problema rilevante, i problemi rilevanti sono la fame nel
mondo ecc., non il fatto che un ragazzo che cerca ragazze per sesso
occasionale ha vita più difficile di una ragazza che cerca ragazzi allo
stesso scopo;
- gli/le piace, è un fatto naturale, fa parte della bellezza e della ricchezza della natura, è una differenza e non una disparità, ecc.;
- indipendentemente dal fatto che ci piaccia o meno, è inevitabile.
Alla prima obiezione si può rispondere che la determinazione di quali
siano i problemi rilevanti, e quali invece siano quelli irrilevanti e
risibili, dipende dai punti di vista. Minimizzare i problemi avvertiti
da alcuni/e è sempre un atteggiamento odioso ed è generalmente adottato
dai conservatori della peggior specie. Oltre a ciò, è opportuno
osservare che
le questioni inerenti la sessualità, poiché sono
sempre collegate all’etologia sociale umana, non sono mai irrilevanti e
risibili.
Alla seconda obiezione si può rispondere che il ricorso alla fallacia
naturalistica non è un buon argomento. Se c’è chi non è completamente
soddisfatto di un certo stato di cose, non è logicamente corretto
rispondergli che tale stato di cose è naturale. Né che è bello, dato che
evidentemente chi non ne è soddisfatto non lo trova così bello.
Inoltre, parlare di differenza e non di disparità è semplicemente
farisaico. È un’operazione retorica che può essere utilizzata per
giustificare le peggiori disparità.
Alla terza obiezione si può rispondere che generalmente è la
convizione che un certo stato di cose sia inevitabile a rendere tale
stato di cose inevitabile.
Di certo è possibile compiere piccoli passi in una direzione anziché in un’altra, se lo si vuole.
Ragionare in linea di principio non è mai inutile, poiché aiuta a
chiarire cosa potrebbe avvicinarsi maggiormente a un ideale di perfetta
razionalità; la praticabilità del modello ritenuto più razionale –
praticabilità che, in una certa misura, si dà sempre – è bene che resti
un problema sì collegato, ma anche logicamente separato.
La domanda cruciale è:
sarebbe più giusto se, nella ricerca di partner per sesso occasionale, vi fosse perfetta simmetria fra i generi?
Onore alle femministe che rispondono di sì! Si può essere in
disaccordo sulle soluzioni da praticarsi, ma esiste un elemento di
convergenza.
Rispondere di no vuol dire voler consevare una situazione di
privilegio – maschile e femminile – e di controllo sessuale – maschile e
femminile. Troppo facile, e disonesto, minimizzare. La disparità sessuale incide su innumerevoli altri comportamenti sociali.
Chi crede in un’idea di giustizia di genere compatibile con tale
disparità crede, novello Menenio Agrippa, in un’idea di farisaica
giustizia di genere.
Manifesto per le pari opportunità sessuali
«Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in pianura» (Isaia 40, 4)
Un ragazzo che cercherà ragazze per sesso occasionale non
avrà vita più difficile rispetto a una ragazza che cercherà ragazzi per
il medesimo scopo.
Avanzamenti, di Parità e di temporaneo controbilanciamento:
- Gli steretipi di genere inerenti gli approcci sessuali
saranno smantellati. Maschi e femmine dovranno contribuire tutti a
rovesciarli. Il rovesciamento sarà indispensabile per controbilanciare
le forze antiprogressive. Il primo passo nell’approccio sessuale
spetterà sempre alla ragazza.
- Anche gli stereotipi di genere inerenti i comportamenti
sociali saranno smantellati. Sarà sempre la ragazza ad aprire la
portiera dell’auto al ragazzo. Al primo appuntamento sarà sempre la
ragazza a pagare. Nei locali saranno sempre serviti prima i ragazzi e
poi le ragazze.
- Le ragazze “troie” saranno guardate con stima e ammirazione, i ragazzi troppo disponibili saranno considerati un po’ “troie”.
- I maschi svolgeranno i lavori domestici.
- I camionisti saranno esclusivamente di sesso femminile.
- Alle bambine sarà insegnato che non darla è moralmente sbagliato.
- Ai bambini maschi sarà insegnato che sono le femmine a doverli corteggiare, mandar loro fiori, ecc.
- Sarà vietata qualsiasi distinzione fra giocattoli maschili e femminili.
- La distinzione fra bagno dei maschi e bagno delle femmine
sarà considerata una violazione dei diritti umani, alla stregua
dell’apartheid.
- Tra i vestiti maschili e quelli femminili, i primi saranno assai meno sobri dei secondi.
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